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Monza asfalta la via di fuga alla Parabolica. La Fia: “L’hanno chiesto i piloti”
lunedì 1 settembre 2014 · Dal paddock
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Rappresenta la novità più importante all’autodromo di Monza che domenica ospita l’ottantacinquesima edizione del Gran Premio d’Italia: asfalto nella via di fuga della Parabolica, via quasi il 35 per cento della ghiaia per uno scenario che fa discutere.
Cambia il volto di un passaggio storico, la Parabolica segue il destino di Eau Rouge, Descida do Lago e Spoon Curve: la sabbia sopravvive in una fascia prima delle barriere, secondo la linea di principio che “la Fia e i piloti – si giustifica Charlie Whiting su Autosport – hanno richiesto per ragioni di sicurezza, come già per altre piste”.
Dettami che Monza è tenuta a rispettare, anche alla luce delle minacce di Ecclestone che due mesi fa diceva “bye bye” al Gran Premio in Brianza e rifiutava la prospettiva di rinnovare oltre il 2016.
Adesso malgrado il raggio di curvatura resti lo stesso, la nuova Parabolica è meno selettiva perché il rischio non si paga. Un pilota che va fuoripista trova l’asfalto, recupera la macchina e torna in gara.
Perciò “trovare il limite – ammette Romain Grosjean – diventa più semplice. Invece certe volte in passato sapevi che frenando anche solo un attimo più tardi ti potevi trovare diritto nella sabbia e poi diritto nel muro ad alta velocità”.
La reazione di Davide Valsecchi su Twitter: “Mi piange il cuore. Scusatemi sarò all’antica ma non si doveva fare”. E quella di Roberto Gurian: “Come uccidere Monza”.