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Gran Premio del Belgio 2014, gara

lunedì 25 agosto 2014 · Roundup
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Squassati, i pronostici infausti e il pessimismo di Horner che a Ferragosto tremava: “Prossima chance a Singapore”. Invece Daniel Ricciardo conquista pure la coppa di Spa, centra la terza affermazione personale, la cinquantesima della Red Bull. E prepotentemente torna in corsa per il mondiale.

Spa…rito. L’aveva previsto: “Dalla seconda piazza si parte meglio che dalla prima”. Hamilton sfreccia in testa, Rosberg al secondo giro cerca il controsorpasso a Les Combes e gli fora la posteriore sinistra. Lewis ripara ai box, prosegue, ma virtualmente è fuori: non corre, passeggia controvoglia, si ferma nel garage a quattro giri dalla fine.

Spa…valdo. Nell’ottica del campionato è una specie di vittoria: 18 punti con il secondo posto, mentre Hamilton fa zero. Rosberg per cercare l’aggancio a Ricciardo mette gomme fresche e fa una sosta in più, recupera venti secondi, gliene mancano tre, quelli che gli negano il trionfo.

Spa…llate. Non s’intendono in pista, s’intendono anche meno nei meeting. Hamilton coi cronisti di Autosport sostiene che Rosberg abbia confessato la volontarietà del contatto, Toto Wolff mette la pezza, dice che Lewis ha frainteso, ma è furioso: “Certi incidenti sono inaccettabili”. E Lauda: “Errore di Nico, evidente”. La tensione sale.

Spa…ventati. Mattiacci alza le mani: “Non era una pista favorevole alla Ferrari”. Ma nemmeno alla Red Bull. Comunque Raikkonen in Belgio è sempre un altro. Se stesso, forse: arriva per la prima volta davanti ad Alonso, chiude ai piedi del podio. Ma perde il duello tutto finnico contro Bottas che sabato s’era smarritonella pioggia e in corsa riporta in auge la Williams.

Spa…mpanato. Ci vuole una batteria supplentare per avviare la rossa di Alonso nel giro di ricognizione. In quel momento la Ferrari ha due alternative: aspettare e partire dal fondo oppure tenere i meccanici in griglia oltre il limite di tempo e prendere lo stop-and-go. Massimo Rivola sceglie la seconda, così Alonso malgrado la penalità resta in zona punti. Ottavo al traguardo, settimo per effetto della sanzione a Magnussen.

Spa…zzatura. I resti della gomma di Hamilton restano disseminati un po’ dovunque. Ne raccoglie uno Massa sotto la macchina e fino al secondo pit-stop non c’è modo di rimuoverlo. La Williams sostiene abbia perso due secondi al giro. Un brandello della carcassa s’impiglia pure fra i transponder della Mercedes di Rosberg.

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