Fric, la traduzione della lettera di Charlie Whiting che ha aperto il dibattito
domenica 13 luglio 2014 · Regolamenti
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È tutto da valutare l’effetto della soppressione di fric. Anche perché allo stato attuale, mentre le squadre ancora non sono partite alla volta della Germania, il dibattito è sospeso in attesa delle risposte alla lettera di Charlie Whiting che martedì sera ha aperto la questione sulla regolarità del dispositivo che fa volare la Mercedes:
Avendo adesso visto e studiato quasi tutti i progetti attuali dei sistemi interconnessi di sospensioni anteriori e posteriori, e avendone esaminato gli sviluppi futuri che alcune squadre hanno condiviso con noi, siamo fermamente dell’avviso che la legalità di questi sistemi sia da porre in questione, in particolare con riferimento al rispetto dell’articolo 3.15 del regolamento tecnico.
Poiché questi sistemi, in una forma o in un’altra, sono stati impiegati per diverso tempo, la nostra intenzione è di consentirne l’uso ancora per il resto di questa stagione e, comunque, previo consenso di tutte le squadre. Per questo motivo, saremmo grati se ci venisse indicato il parere su un approccio del genere.
In mancanza di ciò, dovremmo considerare di inoltrare un esposto ai commissari circa l’irregolarità di qualunque macchina munita di un sistema che sembra consentire alla risposta delle sospensioni, su uno entrambi i lati posteriori, di guidare la risposta delle sospensioni su uno o entrambi i lati anteriori, e viceversa.
Insomma i punti sostanzialmente sono due: il primo, la Fia forza la lettura del regolamento e colloca fric tra i dispositivi mobili che influenzano l’aerodinamica; il secondo, qualunque versione di sospensione interconnessa, anche quella più semplice, non necessariamente quella più complessa che ha pensato la Mercedes, può comportare la squalifica.
Secondo Niki Lauda, la competitività della Mercedes non rischia nulla perché la rimozione di fric, immediata o rinviata, “non cambia molto”. Ma l’opinione del paddock è che effettivamente Hamilton e Rosberg sono quelli che possono rimetterci più di tutti.
Non a caso, Helmut Marko a nome della Red Bull dice: “Non è la prima volta che dobbiamo togliere qualcosa che prima era legale. È lo stesso adesso. Ma il nostro svantaggio probabilmente non è così grande come quello che avrà qualcun altro”.