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Gran Premio del Canada 2014, qualifiche
sabato 7 giugno 2014 · Roundup
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Il gioco continua a condurlo Rosberg: è sua anche la pole position di Montréal. Senza giallo stavolta. Hamilton in tutte le sessioni lo tiene a bada, poi si lascia sfuggire la prestazione che conta e resta dietro per 79 millesimi. Nico li trova un po’ a sorpresa, al culmine di quello che lui chiama “un processo continuo di lavoro, controllo dei dati e miglioramento dell’assetto”. Perfetto.
Il ribaltone. Quella di Horner era una speranza e basta: “Se arrivassimo in terza fila sarebbe un buon risultato”. Invece Vettel piazza la zampata e si mette in terza posizione, davanti alle Williams che dopo le libere erano le favorite per agguantare le piazzole immediatamente alle spalle delle Mercedes. Red Bull paga oltre mezzo secondo alle frecce d’argento. Ma in tempo di crisi non si butta via niente.
Come prima. Un’anomalia al flussimetro, mormora il paddock, almeno su Alonso. Che comunque non cerca scuse: “Non c’è qualche motivo particolare. Semplicemente ci sono macchine che sono andate meglio”. La Ferrari rimedia settimo e decimo posto. E non è confortante perché questa, con più cavalli e nuova aerodinamica, è la rossa in versione B. Su cui Montezemolo contava tantissimo.
New-entry. Al muretto della Ferrari è comparsa la postazione per David Lloyd: è l’ingegnere che fino a Monaco faceva parte dello staff a Maranello e si spostava solo per i test, ma adesso affianca Antonio Spagnolo per curare le strategie e la macchina di Raikkonen.
Ricambi. Nemmeno un terzo di stagione e Vettel si gioca in Canada la quinta e ultima centralina elettronica. Alla prossima scatta la retrocessione di dieci posti in griglia. E finora ha pure cambiato già tre volte il turbocompressore. La stampa tedesca scrive che da Milton Keynes è già partito l’ultimatum nei confronti di Renault.
A tappeto. E sempre a proposito di Renault, in merito al test che Toro Rosso ha condotto sul tappeto rotante in Austria prima del via del campionato, la Fia fa sapere che “una volta raccolti tutti i dati verrà fornita una risposta”. Ma ufficialmente non c’è nessuna protesta da parte degli altri motoristi.
200+1. Secondo i calcoli della Ferrari, per Raikkonen quella di Montréal è la gara numero 200. Invece secondo le statistiche della Fia – e secondo quelle di F1WEB.it – se si conteggiano le iscrizioni Kimi è arrivato a 200 già a Montecarlo. Lui comunque è totalmente indifferente: “Non sono qui per fare numeri”.