PHOTO CREDIT · Marussia F1 Team
Marussia, quei due punti di Montecarlo che valgono quanto un mondiale
venerdì 30 maggio 2014 · Dal paddock
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Agognati, i due punti di Jules Bianchi a Montecarlo sono i primi che Marussia mette a segno in tre anni di Formula 1, cinque se vengono considerati anche i trascorsi sotto Virgin. Nel complesso non è un bel quadro, ma è un nono posto che segna la svolta. Sportivamente e finanziariamente.
La distribuzione dei proventi in Formula 1 premia soprattutto le vecchie glorie, secondo uno schema che la Lotus sta cercando di cambiare. Di fatto le squadre più piccole guadagnano se confermano i piazzamenti di anno in anno, perciò finora Marussia ha preso qualcosa come 10 milioni di dollari all’anno mentre Red Bull e Ferrari si sono messe in tasca dodici volte tanto.
Perciò per ambire a una fetta più sostanziosa Marussia deve arrivare nella top 10 almeno due volte in tre anni consecutivi. Nel 2012 ha chiuso undicesima, l’anno scorso ce l’ha fatta a strappare la decima piazza davanti alla Caterham. Oggi per effetto dei punti di Montecarlo è nona, in vantaggio pure sulla Sauber.
Dovesse riuscire a difendere la posizione fino all’ultima bandiera a scacchi, secondo i conteggi di Autosport avrebbe diritto a 50 milioni di dollari, ma la cifra non è attendibile considerato che la Lotus un anno fa ne ha presi 40 per il quarto posto.
Al di là delle stime e delle speculazioni, adesso John Booth cerca di non farsi scappare i quattrini: “Non diamo nulla per scontato, ma la chiave è che siamo in progresso e questo ci dà fiducia”. Soprattutto: “Quello di Monaco è un risultato che possiamo ripetere. Subito in Canada no. Magari su piste come il Red Bull Ring o l’Hungaroring”.