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Senna, 20 anni dopo: gli allenamenti sotto l’acqua, le donne, gli affari
lunedì 28 aprile 2014 · Amarcord
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È un bambino svogliato, a scuola si applica poco. In testa ha solo una cosa: le corse. La signora Neide, la mamma, bruna e giunonica, rammenta: “Fin dai giorni in cui andava a scuola è sempre stato irrequieto, incapace di stare fermo e innamorato dei motori. Mio marito gli costruì un kart e lì incominciò tutto. Il tutto di un ragazzo che immaginavamo sarebbe diventato straordinario”.
Competente, paziente, intelligente. Viviane, la sorella, racconta un aneddoto: “Era piccolo, perse una gara di kart per via della pioggia che lo aveva sbattuto fuori pista. Da allora ogni volta che il cielo buttava acqua, lui correva ad allenarsi finché non scendeva il buio. Tornava a casa grondante”.
Ai tempi dei kart, nella preparazione tecnica lo segue Lucio Tche Pascual. Si ricorda un giovanotto diligente: “Attento a ogni dettaglio, mai avrebbe tollerato una gomma graffiata o altre cose del genere. Voleva venire a girare sulla pista tutti i giorni”.
Pensa tanto ai motori, meno alle donne. Lo nota anche Ron Dennis: “Senna era ossessionato dalle corse a scapito della vita privata”. Ma di flirt ne colleziona un buon numero: Marjorie Andrade, Xuxa, Marcella Prado, Cristina Pensa, Carol Alt e alla fine Adriane Galisteu.
Nel carattere e nel temperamento, in Brasile piace più di chi l’ha preceduto. Daniel Piza scrive: “Nelson Piquet era un arrogante e litigava con tutti, un operaio del motore. Emerson Fittipaldi era un latin lover, un ricco che si divertiva a giocare con le macchine. Senna li aveva combinati in sé e ci aveva messo del suo”.
Parallelamente all’impegno agonistico, Ayrton pianifica il futuro: un figlio e l’imprenditoria dopo le competizioni, una concessionaria dell’Audi nel centro di San Paolo, l’importazione di biciclette in fibra di carbonio, una linea d’orologi da duemila dollari al pezzo col suo logo. In un’intervista fa notare: “Parlate dei miei record, ma la vita di un pilota non finisce qui. Ci sono anche gli affari, non sei completo se non li sai gestire”. Prima di smettere e tuffarsi nel business cerca il quarto alloro. E l’opportunità più concreta è la Williams.