Spettacolo a tutti i costi: il Gruppo Strategia vuole scintille. Letteralmente
giovedì 24 aprile 2014 · Regolamenti
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Fanno parte dell’antologia dello sport, evocano scene memorabili tra cinema e sport, tipo il duello spettacolare tra Ayrton Senna e Nigel Mansell che si fanno tutto il rettilineo di Barcellona a ruota a ruota nel Gran Premio di Spagna del 1991. Adesso la Formula 1 le rivuole indietro. Le scintille.
Jonathan Noble su autosport.com riferisce che il Gruppo Strategia sta valutando il contenimento dei costi, ma si sta anche concentrando su una serie di misure “che mirano semplicemente a rendere le macchine più emozionanti da guardare”.
È la stessa filosofia irrazionale che muove il progetto d’amplificazione del suono dei motori: la ricerca dello spettacolo a tutti i costi, quella che già ha prodotto più distorsioni abominevoli, nell’ansia spasmodica di compiacere le televisioni, il tifoso curioso anziché il purista fedele. Ala mobile in stile Play Station solamente per chi attacca, punteggi doppi all’ultima gara e via dicendo.
Di fatto le squadre interpretano nell’ottica dello show le modifiche tecniche che la Federazione deve riversare sui progetti del 2015. Uno: ridisegnare i condotti di raffreddamento dei freni per renderli neutri sotto il profilo aerodinamico, contemporaneamente fare in modo che i dischi siano incandescenti in frenata. Due: riprogettare le ali posteriori per tagliare la deportanza da un lato, evidenziare le trecce di Berenice dall’altro. Tre: consentire le sospensioni attive e qualche artificio per grattare sull’asfalto e sparare una valanga di scintille a destra e manca.
Ma si parla anche di accorciare le gare per concentrare l’azione nell’arco di un’oretta. Statisticamente, i programmi più corti fanno più share. E questa, oggi, è soprattutto la Formula 1 delle televisioni.