PHOTO CREDIT · Mercedes AMG F1
Gran Premio di Cina 2014, qualifiche
sabato 19 aprile 2014 · Roundup
tempo di lettura: 2 minuti
Passa Clark, 34 a 33, si prende il primato inglese delle pole position, guida sui binari, è strepitoso Hamilton sul bagnato nelle qualifiche di Shanghai. Le prova tutte Rosberg per acchiapparlo, tra un lungo e un testacoda alla fine perde anche la prima fila, chiude quarto dietro alle Red Bull.
Annacquato. Si piazza quinto, la pioggia gli dà una mano, ma Alonso per la gara teme il passo di Williams e Force India: “Nei primi giri bisogna cercare di restare davanti. Altrimenti con il motore Mercedes possono scappare e diventa difficile riprenderle”. La sua è l’unica rossa che accede all’ultima qualifica; Raikkonen esce in Q2 e rimedia l’undicesimo posto.
Upgrade, downgrade. Arrivano anche sulla Lotus le novità di motore che Renault già aveva sdoganato per Red Bull e Toro Rosso in Bahrain e che invece il team di Enstone invece aveva dovuto rinviare per ragioni di assemblaggio e affidabilità: cambiano il circuito idraulico di lubrificazione, il condotto di scarico e l’albero tra power-unit e cambio. Sulla macchina di Maldonado però l’installazione va per le lunghe dopo un guasto nelle libere. E lui non esce nemmeno dal garage. Diventa ininfluente la sanzione per l’incidente con Gutierrez.
Così è deciso. Sono online le motivazioni della sentenza di squalifica definitiva di Ricciardo da Melbourne. Secondo la Fia, il modello numerico che la Red Bull ha portato in aula a sostegno dei suoi rilevamenti non è accurato perché “non replica le condizioni di gara in termini di consumo di benzina e vibrazioni, e dipende da informazioni di input che la Fia non può verificare”. Mateschitz deve anche pagare le spese legali.
Tamarri d’alto borgo. C’è una proposta per fare più rumore: allungare lo scarico e perforarlo. Le squadre devono discuterla il 6 maggio, prima di correre a Barcellona, in modo da provare le modifiche subito nei test.