PHOTO CREDIT · Scuderia Ferrari

Motore, trazione e velocità di punta: dove ha sofferto la Ferrari a Sakhir

lunedì 7 aprile 2014 · Gran Premi
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Si aggrappava ai ricordi, la Ferrari prima di Sakhir: “Lì abbiamo vinto quattro volte su nove”. Parlava in termini percentuali anche James Allison: “Nessuno ha chiarito che guadagnare in prestazione 1% sul motore non dà un effetto tanto diverso rispetto a un guadagno dell’1% sull’aerodinamica”. Contorsionismi linguistici per dire che nel 2014 una macchina di Formula 1 non ha necessariamente una via preferenziale di sviluppo.

Perciò adesso, martedì e mercoledì, ancora in Bahrain nella prima sessione di prove inter campionato, Maranello si concentra su tutte le aree: “Stiamo lavorando su soluzioni per migliorare l’erogazione della potenza e la guidabilità, ma anche – dice Pat Fry – sull’aerodinamica per dare più efficienza alla vettura”.

Pare abbia tutti i difetti del mondo, la F14-T che nei test sembrava la risposta alla Mercedes e invece dopo il Gran Premio del Bahrain ha perfino meno punti della Red Bull che invece annaspava. È proprio rispetto alle prove che viene fuori il limite più pesante dell’ultima rossa: la velocità di punta, quando invece a febbraio in Bahrain il migliore sotto quest’aspetto era Alonso, a 336 all’ora allo speed trap prima della staccata in fondo al rettilineo dei box.

Un livello che comunque in qualifica, nella sessione ufficiale, non ha toccato nessuno: il valore più alto è 328 e lo fissano le Force India; la rossa con Raikkonen fa 317 ed è quindicesima. Domenicali annota: “Come si fa a prendersela con i piloti. In rettilineo non potevano né difendersi né attaccare”. Ma qui la Ferrari è in buona compagnia perché Vettel è piantato a 314.

La Red Bull però si riprende in trazione: Ricciardo due volte s’è mangiato Raikkonen all’uscita della curva 4, dove si scaricano i cavalli prima del misto. Di cavalli, secondo le valutazioni che sciorinava Giancarlo Bruno su Raisport, la Ferrari ne paga almeno 90 alla Mercedes.

Su questo fronte, c’è anche un altro enigma, quel calo di potenza che sabato ha progressivamente tarpato le ali a Fernando. Lui nelle interviste lasciava intendere che potesse trattarsi anche del sistema di recupero d’energia, poi è venuto fuori che i settaggi fossero sballati.

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