Flussometri Gill, da Barcellona standard in tutto: anche nell’installazione
giovedì 3 aprile 2014 · Regolamenti
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La proposta di Horner era radicale: liberalizzare i flussi, 100 chili di consumo massimo che ognuno può giocarsi come e quando vuole. “Sarebbe pure più facile per la Federazione e per le squadre perchè le restrizioni varrebbero solo in qualifica, quindi in gara non dovremmo scendere in modo ridicolo coi giri del motore”.
La Fia e gli altri invece non ci stanno. Già in Malesia i vertici del potere sportivo spiegavano che per motivi di sicurezza la soluzione non è percorribile. L’ha detto a chiare lettere Fabrice Lom nella conferenza stampa:
Gli ingegneri farebbero in modo di fornire il massimo del flusso all’inizio del rettilineo, un overboost, per poi rallentare. Verrebbero fuori delle differenze di velocità enormi tra le macchine. E pericolose. Con uno stile di guida inconsueto per la Formula 1.
Insomma il controllo del flusso resta in vigore. Come restano in ballo le sonde standardizzate di Gill HySpeed che dal Gran Premio di Spagna smettono pure di godere di qualunque deroga sull’installazione.
“E per la Renault – scrive Alberto Antonini di Autosprint – potrebbero essere cattive notizie”, perché oggi le squadre sono libere di intervenire sulle connessioni tra sonde e serbatoio, per cui proprio la Renault per venire a capo delle anomalie sulle sue macchine ha provato a inventarsi un posizionamento nuovo, soprattutto per cercare di proteggere gli ultrasuoni del flussometro dai campi magnetici dell’ers. Anche se alla fine, il sensore a Sepang sballava comunque. Non solo con Ricciardo, ma pure con Maldonado.
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