Risparmiare sulla benzina: la centralina taglia la coppia, il pilota fa lift-and-coast
martedì 18 marzo 2014 · Tecnica
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Chi sgarra paga, com’è successo a Ricciardo. E chi corre col flusso massimo per tutta la corsa va a secco suppergiù a due terzi della distanza totale. È il tormento dell’anno: il regolamento limita la benzina per la gara a 100 chili, ma specifica anche che bisogna bruciarla al ritmo di 100 chili all’ora. Rosberg spiegava: “Il consumo è una preoccupazione. Devi risparmiare, risparmiare, risparmiare”.
Siccome tutte le variabili passano per la nuova unità elettronica, la gestione è delegata prettamente alle centraline che tagliano in automatico la coppia attraverso la regolazione della farfalla quando la mappatura del motore passa in modalità di risparmio. A prescindere dall’azione del pilota.
All’atto pratico, l’intervento del software comporta un rallentamento e la Fia pretende venga segnalato dall’accensione dei led della luce posteriore che fino al 2013 era obbligatoria soltanto sotto la pioggia e che adesso funziona anche in staccata, per un secondo, se la potenza scende forzatamente di 120 kW. A beneficio della sicurezza, come gli stop delle stradali.
Nella direzione del risparmio, i piloti comunque qualcosa la fanno ancora perché chi monta il nuovo display della McLaren può controllare in tempo reale i consumi, vedere il target del giro e adeguarsi all’occorrenza. Per esempio con un po’ di lift-and-coast, cioè rilasciando l’acceleratore qua e là e continuando per inerzia. In questo caso però i led restano spenti perché l’elettronica non c’entra.
Secondo i piloti, nelle battaglie ravvicinate chi viaggia in scia rischia di stamparsi sulla macchina che gli sta davanti e che può anticipare le decelerazioni anche di 100 metri rispetto al punto di frenata abituale. In base a quello che riferiva Autosport, il problema a Mebourne l’hanno sollevato Vettel, Button e Alonso. Ma su Die Welt ne parlava anche Jackie Stewart.
Charlie Whiting ha solo ricordato che “come in qualsiasi situazione, chi rallenta deve assicurarsi che un altro non sia troppo vicino”. Alla fine Rosberg era il più pragmatico: “Cercherò di non andare troppo sotto in scia. Magari mi sposto giusto un attimo prima”.