PHOTO CREDIT · Sauber F1 Team
Gran Premio d’Australia 2014, prove libere
venerdì 14 marzo 2014 · Roundup
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C’è la Mercedes e c’è la Ferrari. Ma c’è pure la Red Bull, e invece dai test non sembrava: “Un sollievo, anche se è solamente venerdì”, mormorano nel box. Le prove libere del revolution day, come l’ha battezzato SkySport, danno il primo quadro dei valori: Hamilton e Rosberg davanti ad Alonso e Vettel. Più staccata la McLaren. La Williams non gira sul livello dei test, Lotus e Caterham non girano affatto.
Le grane. Diverse. Quelle più evidenti: nella prima sessione Raikkonen accusa un guasto al sistema di recupero di energia, Hamilton resta bloccato da una perdita d’olio; nella seconda, Grosjean e Hulkenberg chiudono nella via di fuga, alla Toro Rosso combattono col brake-by-wire.
Il ripiego. La McLaren langue ancora senza sponsor: “Questione di giorni”, assicura Ron Dennis. Intanto la MP4/29 corre con una livrea provvisoria, con il marchio Mobil1 che campeggia sulle fiancate e sull’ala posteriore in occasione dei vent’anni di collaborazione con ExxonMobil.
La paura fa 90. Tra motori nuovi e centraline che si riavviano, il terrore dell’affidabilità attanaglia le squadre. Da Magneti Marelli avvertono: “Il rischio è che nessuno finisca la gara”. Nel caso, l’ultimo che sopravvive non necessariamente vince: bisogna coprire almeno il 50% della distanza perché la corsa sia valida; il 75% per prendere il punteggio pieno.
Lettere aperte. Papa Francesco scrive alle famiglie, Luca di Montezemolo scrive ai tifosi: “Sarà un campionato difficile anche da seguire come spettatori. I piloti dovranno preoccuparsi di non usurare le gomme e di risparmiare carburante. Un cambio di regolamento così importante porta con sé anche alcune aree grigie”. In poche parole: ridategli la vecchia Formula 1.
Tutto il mondo è paese. Si chiama indice di celebrità, l’ha inventato Repucom, la multinazionale delle sponsorizzazioni sportive. Calcola il livello di popolarità delle star per guidare il marketing a livello mondiale. Nell’ambiente della Formula 1 vince Alonso che arriva al 71%, davanti a Hamilton al 64, Massa al 58, Raikkonen al 56 e Vettel al 54.