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Dalla Gazzetta: “Schumacher respira da solo”. Da Grenoble: “Situazione immutata”
sabato 8 marzo 2014 · Media
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Gli parlano degli anni d’oro, cercano degli stimoli che lo facciano reagire inconsciamente. Jean Todt e Ross Brawn gli fanno ascoltare “le comunicazioni radio – scrive la Gazzetta dello Sport – per fargli rivivere l’emozione delle gare”. Sulla fase di risveglio di Schumacher dopo l’incidente sugli sci, Sabine Khem al Salone di Ginevra diceva: “Lo stato non è più così delicato come in un primo momento”. La Gazzetta nei titoli è andata oltre: “Schumacher respira da solo”.
Ci è voluto un comunicato ufficiale, tre righe per mettere un freno non tanto all’ottimismo quanto alla libera interpretazione e alla speculazione: “Michael è ancora in fase di risveglio, la situazione clinica è immutata”.
Restano troppe – e anche contraddittorie – le voci incontrollate sulle condizioni di Schumi. Massa si era sbilanciato: “Mostra segni di reazione, ha mosso la bocca”. Focus in Germania aveva scritto che il processo di risveglio era stato sospeso. La famiglia ribadisce: “Questa fase può richiedere tempo. E con nostro rammarico può portare a interpretazioni errate”.
L’ordine è sempre lo stesso: diffidare di “tutte le informazioni di carattere medico che non arrivano direttamente dall’equipe dei dottori di Grenoble o dal management.
Nel frattempo, si è chiusa l’inchiesta della procura di Albertville che stava indagando sulla possibilità di infrazioni e sulle responsabilità della stazione sciistica: “La segnaletica e le informazioni sui limiti della pista – dicono gli inquirenti – erano conformi alle norme francesi”. Quindi Meribel non ha colpe.
Piuttosto, secondo Mail on Sunday c’è un laboratorio di Chamonix che sta valutando un’altra ipotesi: quella che il casco non abbia retto all’urto perché indebolito dall’installazione della telecamera. Pure queste, solo voci.