Jerez, una sessione di recupero per la Lotus. Sotto gli occhi della Renault

venerdì 7 febbraio 2014 · Test
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Non s’è presentata a Jerez de la Frontera alla fine di gennaio, ci va adesso in solitaria, a porte chiuse, per una sessione di recupero. L’aveva anticipato Autosprint: la Lotus venerdì 7 e sabato 8 febbraio con Romain Grosjean e Pastor Maldonado svezza la E22 e la forchetta asimmetrica sul musetto, ma nel rispetto delle concessioni della Federazione non può fare più di cento chilometri in tutto. Che in ogni caso sono manna soprattutto per la Renault dopo la doccia fredda di una settimana fa.

La Régie ha steccato il dimensionamento delle batterie, la Red Bull ha sofferto più di tutte, ma nemmeno Toro Rosso e Caterham sono andate benissimo, per cui in totale i motori della Renault hanno coperto metà della distanza rispetto al record della Mercedes.

Diceva Vergne: “Io mi fido della Renault. Hanno vinto i campionati in passato, quindi lavoreranno e ci daranno un grande motore”. Con tempi che però restano un’incognita: thejudge13.com aveva orecchie a Jerez, ha sentito che per venire a capo del dramma del surriscaldamento possono volerci anche 15 settimane.

I primi aggiustamenti, la Renault li ha già confezionati. Perciò il debutto della E22 diventa più che uno shakedown. Da Enstone, a Motorsport-total sminuiscono: “Abbiamo in programma alcune attività per le pubbliche relazioni, non c’è nient’altro da aggiungere sull’argomento”.

Non esattamente. Secondo la stampa inglese, dalla Renault è partita la richiesta ufficiale che fossero presenti nel box anche gli ingegneri degli altri clienti. Perché mai come adesso, l’unione fa la forza.

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