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Turbo V6 “troppo presto, troppo costosi”. Ma quanta pressione da Renault
mercoledì 15 gennaio 2014 · Esclusive
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A detta dei big, la tecnologia è quella più pertinente dal punto di vista della produzione di serie. Oggi in Formula 1 le unità turbo V6 con sistemi di recupero dell’energia sono realtà. Ma la rivoluzione quant’è costata? “Tantissimo”, secondo Mark Gallagher che in esclusiva a F1WEB.it in tema di spese già ha dimostrato che nel paddock il quadro è critico.
Di motori s’è occupato in passato da dirigente Cosworth. Dice: “La tempistica è sbagliata. Si doveva aspettare il 2016 quando la situazione economica sarebbe migliorata e si sarebbe tradotta in nuove sponsorizzazioni”. Qualcuno però ha fatto pressioni: “Dalla Renault hanno messo in chiaro che senza un motore rilevante per l’auto se ne sarebbero andati. In più c’era la Fia che insisteva con la tecnologia verde. Sono queste le ragioni”.
Il braccio di ferro, i piccoli team l’hanno perso: “Alla Cosworth abbiamo spinto per fare in modo che le spese venissero contingentate a una cifra che avrebbe permesso ai team di pagare le unità non più di otto milioni di euro all’anno, quanto hanno speso per i V8 con il kers. I costruttori invece non erano interessati ai costi. La loro mentalità è differente”.
Alla fine Cosworth ha gettato la spugna, quest’anno esce dal giro: “Ha tutta la competenza per produrre un motore competitivo per il 2014. Non l’ha fatto perché non ci sono abbastanza clienti per pagarne lo sviluppo“. È un’equazione semplice: “Nel 2011 avevo proposto alla Fota che ogni motorista avesse tre squadre. La Renault invece era determinata a incrementare il suo bacino. Ha usato il suo status di costruttore d’auto per strapparci la Caterham nel 2011. Ha fatto lo stesso con la Williams l’anno dopo e ci ha lasciato solamente Hispania e Marussia”.
Cosworth ha perso mercato, la casa della losanga è diventata motorista di maggioranza. “E quando l’Hispania è collassata era chiaro che la Marussia non avrebbe mai potuto sovvenzionare da sola il programma dei motori Cosworth per il 2014. A quel punto ci siamo arresi”.
Finisce un’epoca, ma il marchio non tramonta: “Cosworth con i V8 ha fatto un buon lavoro. Se avessi io un team preferirei un rapporto d’esclusiva con Cosworth piuttosto che essere il terzo cliente di un costruttore. Spero che in futuro qualcuno ci ripensi. Magari un nuovo team”. La Fia da dicembre ne sta cercando uno.