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Alonso e Raikkonen, “il futuro”. E la Ferrari li ha messi insieme davvero
lunedì 13 gennaio 2014 · Mercato
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Kimi Raikkonen e Fernando Alonso, “il futuro della Formula 1”. Lo scriveva F1 Racing Magazine sulla copertina del numero di settembre nel 2003. Esattamente dieci anni dopo, la Ferrari li ha messi insieme davvero. Stessa squadra, stessa macchina, stesse pressioni. Martin Whitmarsh ammette: “Sono tra i migliori piloti della Formula 1. Quindi la Ferrari ha una formazione incredibilmente forte”.
Poi c’è il rovescio della medaglia, il contro che si condensa nella metafora abusata e inflazionata dei due galli dentro lo stesso pollaio. Senna e Prost alla McLaren, Reutemann e Jones alla Williams. Ad Alonso è già capitato, nel 2007 in coppia con Lewis Hamilton: “Con la differenza che all’epoca – sottolinea David Coulthard – Fernando più che infastidito da Hamilton era innervosito perché si sentiva destabilizzato e ingannato dalla McLaren”.
Ad ogni modo, Iceman e Matador nel 2014 compongono quella che Michael Schumacher nell’intervista alla Bild chiamava “la miscela esplosiva”. Vale a dire: “Un bel regalo per i tifosi, una brutta notizia per la concorrenza. Ma non è detto che funzioni”. Oggi l’ammette anche Montezemolo: “Può essere pericoloso”.
Alonso che pretende lo stato giuridico del numero uno e impartisce gli ordini pure via radio. Raikkonen che invece le regole le ripudia, le gerarchie preconfezionate le sconfessa. E che della radio se ne frega.
Alain Prost la vede male: “La scelta di prendere Kimi nasce dalle tensioni tra Alonso e la squadra”. Nando aveva puntato i piedi per saltare i test delle gomme dopo la crisi di Silverstone; in Ungheria aveva detto: “Per il compleanno regalatemi la Red Bull”. Montezemolo l’aveva presa malissimo. “Adesso – va avanti Prost – lui non è più il leader indiscusso. Almeno non all’inizio”.
Quindi Fernando sotto esame. “Niente affatto. Non vedo perché”. Lo scriveva Cesare Fiorio sulla Gazzetta dello Sport, lui che nel 2000 convinse la Minardi a giocarsi la carta del test di Alonso e che di Raikkonen è detrattore dichiarato: “Non vedo quale contributo tecnico possa portare Kimi. Per come la penso io, Alonso è felice che arrivi Raikkonen. Il suo valore sarà anche più grande quando l’avrà battuto”.