Pilota, macchina e motore in 690 chili: è un 2014 da dieta strettissima
venerdì 13 dicembre 2013 · Tecnica
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Rispetto alle unità che sono andate in pensione in Brasile, il nuovo complesso di motore aspirato e sistema di recupero dell’energia che debutta nel 2014 pesa fino a 50 chili in più. Che non vengono interamente compensati dall’ottimizzazione dei consumi del carburante. Perciò la Fia aveva portato il peso minimo della vettura da 642 a 690 chili, un livello che comunque secondo le squadre è ancora troppo basso.
James Kay della Toro Rosso ad agosto già spiegava che “il peso minimo, sebbene sia stato innalzato, resta comunque un problema” perché pilota, motore e telaio in 690 chili non ci stanno.
Il punto è che finora i reparti tecnici stavano ampiamente al di sotto della soglia e potevano permettersi le zavorre per bilanciare la macchina. Button adesso rimarca: “Le zavorre l’anno prossimo penso non le utilizzerà più nessuno”.
Il caso dall’estate si è gonfiato in maniera incontrollata, al punto che nell’ordine del giorno della seduta che ha approvato il raddoppio del punteggio e la liberalizzazione dei numeri d’iscrizione, c’era pura la proposta di alzare il peso minimo di altri 10 chili.
La mozione non è nemmeno arrivata al Consiglio Mondiale, perché Ferrari, Mercedes e Lotus, vale a dire 3 squadre su 6 nel Gruppo Strategia, l’hanno bloccata, mentre pare che a favore avessero votato McLaren, Red Bull e Williams.
Adesso i primi a mettersi a dieta per recuperare qualche grammo sono i piloti. Il problema era emerso già nel 2009 quando le squadre avevano cominciato a sperimentare il kers e s’erano trovate in difficoltà con l’alloggio delle batterie. Il dramma ovviamente riguarda quelli più alti: due scriccioli come Massa e Gutierrez pesano 60 chili, ma Button arriva a 70, Sutil a 78. E in base ai calcoli che ha fatto la Bbc, su una pista da medio carico ogni chilo in più costa 3 centesimi al giro.