Diventeranno bruttissime: l’allarme di Autosport sulle macchine del 2014
martedì 19 novembre 2013 · Regolamenti
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Peggio del naso con la gobba che ha spopolato nel 2012 e che nemmeno quest’anno Lotus, Red Bull e Force India hanno voluto mascherare con il vanity panel, c’è il naso col moccolo. L’allarme l’ha lanciato Autosport alla vigilia del Gran Premio degli Stati Uniti in un’inchiesta sull’ipotesi del profilo dei musetti in vista del cambio radicale del 2014 che oltre ai motori V6 turbo porta anche una pesante rivisitazione dell’aerodinamica.
Le regole per l’anno venturo praticamente chiedono che il telaio nella zona davanti all’abitacolo non sia più alto di 525 mm e che la punta del musetto stia a 185 mm da terra, per cui è lecito aspettarsi che le squadre da un lato lascino inalterate le sezioni trasversali per superare i crash-test e dall’altro mirino alla minimizzazione della sezione terminale del naso che puntando troppo in basso rischia di ostruire il flusso verso il diffusore.
Anche i musetti con lo scalino erano la diretta conseguenze delle misure stabilite nel regolamento, perché nell’ottica di ridurre il rischio associato ai musetti alti, la Fia fissava a 625 mm la quota del cockpit e comandava che scendesse a 550 entro una distanza di 150 mm.
Sul fatto che le monoposto del 2014 non siano propriamente belle a vedersi, sono d’accordo Sam Michael e Adrian Newey: “Ma il problema – spiega Michael – non è tanto il naso basso, quanto le stravaganze dei modi in cui si possono superare i crash-test”.
Il web già pullula di fotomontaggi che anticipano le nuove geometrie, perché sono diverse le squadre che stanno lavorando sulla geometria del musetto a formichiere e che secondo le indiscrezioni raccolte da Autosport hanno fatto presente alla Fia la questione estetica. Da Parigi invece è arrivata solamente una direttiva tecnica che mette fuorilegge una possibile interpretazione furba.