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Gran Premio degli Stati Uniti 2013, qualifiche
sabato 16 novembre 2013 · Roundup
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Parte sotto i migliori auspici la caccia di Vettel all’ottava vittoria di fila: è di Seb pure la pole di Austin, con un decimo su Webber che stecca alla penultima curva. La classifica è spaccata: Red Bull in testa, poi una frattura larga otto decimi prima di trovare Grosjean, Hulkenberg e Hamilton. Non sfigura Kovalainen che si piazza ottavo con la Lotus di Raikkonen.
Ferra…glia. La faccia di Massa dopo la terza sessione di prove libere la diceva lunga sulla condizione della Ferrari: “C’è qualcosa nella macchina che non funziona. Succede da ieri”. No: succede da mesi. Alonso viaggia al limite del potenziale della F138, in Q3 ripete come un metronomo il tempo che ha già segnato in Q2 e che gli dà la sesta piazza. Con un secondo di ritardo dalle Red Bull.
Gli sfigati. Si forma un trio interessante nella seconda metà della griglia. Con Massa c’è Rosberg che non porta in temperatura le gomme. A loro si unisce Button che oltre alle magagne della McLaren paga tre posti di retrocessione per sorpasso con bandiera rossa a Kvyat nelle libere.
Invidia e paranoia. È in palla Bottas che s’infila in Q3 mentre Maldonado con l’altra Williams esce nella prima eliminatoria e con arroganza scarica tutta la responsabilità sulla squadra. Lascia intendere che nel box i meccanici gli stanno remando contro: “Ma tanto devo restare solo per un’altra gara”. Ciao.
Schiene dolenti. Sotto la direzione del dottor Afshin Gangi, è perfettamente riuscito l’intervento a cui si è sottoposto Raikkonen all’ospedale universitario di Strasburgo. Di portata decisamente minore invece il check-up di Alonso che ha dovuto superare i controlli della Fia a seguito del volo sul cordolo di Abu Dhabi e che comunque sta utilizzando dei cerotti decontratturanti.
Riserve che sbuffano. Valsecchi si è sfogato con la stampa dopo che il team ha permesso che Kovailanen lo scavalcasse: “Hanno voluto un pilota quasi ritirato. Potevo avere l’occasione e l’ho mancata, per questo sono arrabbiato”. Con che coraggio stia ancora dentro il box, solamente lui lo sa.
Pronostici. Per scommettere con Paddy Power sul risultato della corsa, c’è solo un riferimento storico: la vittoria di Hamilton nel 2012, l’ultima con la McLaren prima del trasferimento alla Mercedes. Sul podio anche Vettel e Alonso che un anno fa si giocavano ancora il campionato.