Gran Premio di Corea 2013, qualifiche

sabato 5 ottobre 2013 · Roundup
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Tutto secondo copione a Yeongam, cioè tutto secondo la legge di Vettel che piazza la terza pole di fila: “La cosa che mi ha sorpreso quest’anno – racconta in conferenza stampa – è che su questa pista siamo veloci anche sui rettilinei. E quelli sono i tratti più facili in cui fare il tempo”. Hamilton secondo; Webber terzo, però scala di dieci posizioni per somma di ammonizioni per il rientro ai box sulla Ferrari di Alonso.

Gli afflitti. Tutto secondo copione anche per la Ferrari che perde ancora il confronto con Red Bull, Mercedes e Lotus. L’aspetto preoccupante è che perfino la Sauber inverte la regressione tecnica e mette Hulkenberg a due decimi da Alonso. Che punge: “La Sauber è la prova evidente di quello che è successo da quando sono state modificate le mescole“.

Il supplente. Valsecchi era un’altra volta in preallarme per subentrare a Raikkonen che già a Singapore aveva accusato dolori alla schiena e che in Corea ha preso un’altra legnata nelle prove libere quando ha perso la Lotus all’ultima curva e ha sfasciato l’anteriore.

La reazione. Red Bull rispedisce al mittente i sospetti che Gian Carlo Minardi aveva avanzato dopo Singapore in merito all’utilizzo illegale del controllo di trazione: “Sono voci che non ci tolgono il sonno”. Il bello è che non si scompone neanche Alonso: “La Red Bull ha sempre avuto un motore che suona diversamente, è una cosa assolutamente legale”.

Il divieto. Le squadre hanno fatto bocciare la richiesta della McLaren che si stava organizzando per una sessione privata con Pirelli, pur rispettando la nuova normativa della Fia a valle dello scandalo della Mercedes. Force India si è opposta con decisione perché Woking voleva provare ad Austin, dove si corre a novembre. E il beneficio di andare in pista prima del Gran Premio c’è comunque, anche con la macchina del 2011.

La città fantasma. Di Resta è stato uno dei primi ad arrivare in Corea e quindi uno dei primi a scoprire che a Mokpo, la località più vicina alla pista, quella dove gli addetti ai lavori nel 2010 trovarono alloggio negli alberghi del sesso, la penuria di attrazioni è quella di sempre. Martedì sera su Twitter scriveva: “È difficile trovare qualcosa per intrattenersi. Mangiare è la cosa migliore da fare”. Aggiunge Webber: “È un posto strano e inquietante”. Nemmeno la pista entusiasma. Sottolinea Hamilton: “Non mi ricordo nessuna delle mie gare qui”.

Pronostici. Per scommettere con Paddy Power, le statistiche dicono che Vettel ha vinto in Corea due volte su tre. Era in testa anche nel 2010, prima che il motore lo lasciasse a piedi e regalasse la vittoria ad Alonso.

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