PHOTO CREDIT · Red Bull Racing
Gran Premio di Singapore 2013, gara
domenica 22 settembre 2013 · Roundup
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Fa i fuochi d’artificio con il grand chelem nella notte di Marina Bay. Prima della safety car a metà gara ha un vantaggio di mezzo minuto. E ci mette 14 giri appena per ricostruirlo dopo la neutralizzazione. Non c’è storia. È Vettel il cittadino perfetto: vince a Singapore per il terzo anno consecutivo. Lo fischiano, come a Monza. Lui scherza: “Si spostano. Vanno in giro con un autobus”.
L’azzardo. Indovina la partenza, da settimo passa terzo alla prima curva, poi al primo pit-stop Alonso capita dietro a Di Resta perché il muretto sbaglia la tempistica della sosta. La Ferrari allora in concomitanza con l’uscita della safety car anticipa il secondo cambio gomme quando mancano ancora 47 giri: è un rischio, però funziona, perché Nando con quelle gomme arriva fino al traguardo e guadagna il secondo posto. Nelle stesse condizioni di gomme, invece crolla Button.
Ironman. Vince i dolori alla schiena, Raikkonen nel finale passa Button all’esterno e sale per la prima volta sul podio a Singapore. E ci riesce proprio mentre la Lotus perde finanziamenti e personale.
L’acchiapparogne. Prima non ha trazione, poi deve anticipare le cambiate e alla fine perde il motore. Tutti i problemi della Red Bull si calamitano su Webber che al traguardo per tornare ai box scrocca un passaggio ad Alonso che ricambia il favore del 2011 al Nürburgring. Domenicali è ironico: “Si è fermato il toro sbagliato”.
Cartellino giallo. La Lotus si è presa un’ammonizione perché uno dei motoristi della Renault si è avvicinato senza casco a Grosjean al pit-stop, quando il team rimetteva in pressione il circuito delle valvole. In Ungheria era entrata in vigore la nuova norma che impone il casco a tutti gli uomini che operano sull’auto.
Sfibrante. Suda perfino Vettel: “Singapore è una delle sfide più dure di tutto l’anno”. Nell’umidità i piloti arrivano a perdere anche quattro chili. Via radio gli ingegneri della Mercedes facevano come le mamme coi bambini: “Ricordati di bere”.
Soft penalty. Cinque o dieci secondi di penalità che prolungano il tempo della sosta ai box in alternativa ai vecchi drive-through e stop-and-go. È la novità che le squadre hanno votato a Singapore in vista del 2014; il nuovo schema si combina con il sistema della licenza a punti che era passata già a Barcellona.
Le classifiche. Vettel allunga a 60 su Alonso. E di riflesso cambiano al ribasso le sue quote nel tabellone delle scommesse di Formula 1 con Paddy Power.