Allison, Raikkonen, De Beer e Murphy: perché la Ferrari pesca nella Lotus
domenica 15 settembre 2013 · Mercato
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Prima si sono presi James Allison, poi le hanno sottratto anche Kimi Raikkonen e ancora non si sono fermati. La Ferrari secondo le indiscrezioni della stampa internazionale continua a pescare nella Lotus a tutti i livelli e si porta in casa anche Dirk De Beer e Jarrod Murphy. Facevano parte della vecchia guardia di Enstone, fedelissimi dei tempi di Flavio Briatore. E invece se se vanno anche loro perché Allison li ha voluti a Maranello.
È solo l’ultima mossa nell’ambito di una riorganizzazione frenetica quanto capricciosa del reparto dell’aerodinamica su cui la Ferrari non si assesta. Dietro le quinte le manovre sono complesse: se ne sono andati Nicolas Hennel de Beaupreau e Marco De Luca, quindi dei ruoli sono rimasti scoperti e il Cavallino per rimediare esce dai confini di Maranello dal momento che per certe posizioni i percorsi di formazione interna non decollano.
Come l’Accademia: il vivaio non aveva offerte valide da contrapporre a Massa. Non ce le aveva nemmeno per il simulatore quando la Scuderia ha recuperato Pedro de la Rosa.
L’anno scorso la Ferrari faceva la spesa dalla McLaren. Oggi va soprattutto dalla Lotus perché gioca sul nodo degli ingaggi che ad Enstone si discutono al ribasso per via del crollo degli introiti, per cui Eric Boullier non riesce ad arginare l’esodo dei tecnici.
L’aveva lasciato intendere anche Raikkonen a Monza prima che il ritorno alla Ferrari diventasse ufficiale: “Finché non si metteranno a posto delle cose, nella mia squadra non si faranno passi avanti. Loro lo sanno”. E Kimi vantava dei crediti che sapeva fossero già persi per sempre.