Da Silverstone al Nürburgring, dove la Ferrari F138 ha perso l’equilibrio
lunedì 15 luglio 2013 · Tecnica
tempo di lettura: 2 minuti
Otto in pagella alla Ferrari al giro di boa del campionato. Il voto lo mette direttamente Fernando Alonso: “Perché anche se non siamo i più veloci, la nostra almeno è una macchina completa”. Che però sul piano tecnico tra Silverstone e il Nürburgring è scesa di diversi gradini a causa di una sindrome di cui il Cavallino ha già sofferto: quella degli sviluppi tecnici che in pista non rendono nella misura che la squadra si aspetta.
Stefano Domenicali in Germania si teneva sul vago: “Questa gara ha dimostrato che è sempre difficile prevedere quanto è competitivo il pacchetto di macchina e gomme su ogni pista”. Il nodo però l’ha spiegato Cristiano Sponton per f1analisitecnica.com: l’involuzione della F138 è il risultato di una serie di aggiornamenti che sono arrivati per step e che globalmente non si equilibravano.
Da Barcellona in avanti infatti la Scuderia ha portato una serie di novità aerodinamiche concentrate al retrotreno – per esempio gli scarichi allungati, i deflettori a ponte e la nuova beam wing più arcuata – e ne ha ricavato un incremento di carico posteriore che andava però bilanciato all’avantreno.
Perciò una volta archiviati Monaco e Montréal – dove curve veloci non ci sono e certi problemi si avvertono meno – a Silverstone la F138 è andata in pista con un upper flap in più sull’alettone anteriore e con una serie di pinne aggiuntive all’interno della paratia verticale. Alonso ha fatto qualche giro, ha sofferto il sottosterzo, quindi ha scartato tutto per tornare sulla vecchia soluzione. Sintomo del fatto che le novità non avevano compensato il deficit all’anteriore e il carico restava squilibrato tra avanti e dietro.
Per andare a fondo nell’analisi, la Ferrari al Nürburgring nelle prove libere di venerdì mattina ha fatto uscire la macchina di Alonso con una maschera di sensori, del modello che si usa normalmente nei test per valutare i flussi.
Qui si è innescato un altro problema, perché il cablaggio ha mandato in tilt l’elettronica e ha bloccato la macchina. Il box ci ha messo un po’ per venirne a capo. Tant’è che stava valutando in extrema ratio anche la sostituzione del motore.
Alla fine per correre in Germania il team ha scelto di cambiare il sistema di scarico e la configurazione del posteriore per degradare la F138 al set-up che all’epoca del Gran Premio di Spagna garantiva un pacchetto più valido rispetto a quelli di Red Bull e Lotus. E che nel frattempo si è indebolito perché la concorrenza gli sviluppi li ha azzeccati.