Come si pagano le multe in Formula 1. E chi sborsa i quattrini
mercoledì 26 giugno 2013 · Dal paddock
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Le multe affibbiate dai commissari vengono saldate alla FIA con bonifico bancario che la squadra deve disporre entro 48 ore dalla notifica. Poi sulla base delle circostanze dell’infrazione è il team a stabilire se detrarre la somma dal salario del pilota. L’anno scorso Jean Eric Vergne si beccò 25 mila euro di multa per l’incidente con Kovalainen a Valencia e la squadra precisò che i soldi li avrebbe sborsati direttamente lui. Perché aveva fatto una cavolata atomica.
Diverso è invece il discorso sugli eccessi di velocità ai box perché una squadra scagiona il suo pilota se scopre che l’irregolarità è imputabile al guasto del limitatore automatico. In merito alle infrazioni commesse in pit-lane però il sistema da quest’anno è stato rivisto. La revisione parte da lontano perché la Federazione oltre alle tasse d’iscrizione che vengono sostenute direttamente dai team ha incrementato pure i costi della superlicenza dei piloti, ai quali in cambio aveva promesso l’abrogazione delle sanzioni pecuniarie.
Invece poi a Melbourne è successo che a Bottas, Hulkenberg, Massa e Sutil sono state recapitate multe di importi diversi per eccesso di velocità dentro i box. Perciò l’associazione dei piloti ha preteso spiegazioni ed è venuto fuori che l’accordo con la FIA in realtà copriva soltanto le sanzioni discrezionali senza estendersi a quelle previste dal codice sportivo che pertanto sono obbligatorie.
Alla fine i piloti hanno trovato un compromesso che di fatto li taglia fuori da possibili esborsi perché le multe per contravvenzioni in pit-lane adesso vengono sostenute dalle squadre, indipendentemente dalla dinamica dell’infrazione e dal funzionamento del limitatore, secondo uno schema di calcolo nuovo con un tetto massimo di mille dollari. Bruscolini.
“Però – diceva Eric Boullier – sono sempre soldi che poi non vengono spesi per lo sviluppo della macchina”. Graeme Lowdon della Marussia da parte sua faceva notare che “mille dollari per una squadra non sono gli stessi per un’altra, quindi una penalità per qualcuno può essere più dura da sostenere“.
Perciò il sistema delle multe fondamentalmente non convince. Oltre al fatto che le cifre restano a discrezione del collegio dei commissari che cambia gara per gara. E i dati storici dicono che il giudizio non è univoco.