PHOTO CREDIT · Scuderia Ferrari
Gran Premio del Canada 2013, gara
lunedì 10 giugno 2013 · Roundup
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Da Montréal – Gli mancava e adesso ce l’ha. Sebastian Vettel mette nel palmarés anche il Gran Premio del Canada malgrado una piallata al muretto della prima chicane e un fuoripista alla prima curva. Non è l’ipoteca sul Mondiale, ma una seria intimidazione: perché la Red Bull a gran voce chiede le mescole nuove, ma poi intanto vince comunque. E il paddock deve sorbirsi la techno a palla dal box delle lattine.
Lutto. Mentre partecipa alle operazioni per spostare la Sauber di Gutierrez, un commissario di percorso inciampa per raccogliere la ricetrasmittente e finisce sotto le ruote della gru. Viene trasportato in elicottero all’ospedale di Montréal, ma le ferite gli sono fatali.
Transformer. La qualifica ancora è ostica, ma in gara la rossa si trasforma e c’è sempre. Alonso dal sesto posto scala fino alla seconda posizione. Pregiati i sorpassi a Webber e Hamilton. Con l’aiutino del DRS, ma pazienza. La Formula 1 oggi è anche questa. Rimonta anche Massa, da sedicesimo a ottavo.
A freno. Hamilton completa il podio ma ammette che il suo limite quest’anno è la frenata: “Ci sto lavorando, ma il problema non è risolto”. E si paga anche di più su una pista da stop & go come Montréal.
Il traffico del Canada. Secondo Ross Brawn però le ragioni che fanno sfumare il secondo posto non sono solo tecniche: “Nelle stagioni recenti è difficile trovare una gara in cui l’influenza dei doppiati sia stata così determinante come oggi”.
Ridimensionato. È durata il tempo di una notte la favola di Valtteri Bottas che dopo il podio delle qualifiche chiude senza punti e doppiato. Con il merito di non fare danni quando lo sfilano i big.
Le classifiche. Vettel resta al comando, Alonso scavalca Raikkonen al secondo posto. Tutto invariato nella graduatoria dei team, ma la Red Bull prende il largo. Cambiano le quote del vincitore del Mondiale Costruttori.