Test Pirelli, era buio anche su Twitter nei cinguettii di Rosberg e Hamilton
domenica 2 giugno 2013 · Test
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“Ma quale segreto. Quando le altre squadre sono partite da Barcellona dopo la gara hanno visto che i nostri camion restavano là. Non si sono chieste perché? Per favore, in Formula 1 non esistono segreti”. Ross Brawn sbotta, gli fa eco Paul Hembery: “Avevamo le nostre uniformi, i nostri camion, abbiamo prenotato la pista a nostro nome, c’era una Mercedes nei suoi colori lucenti. Non ci daranno certo il premio da James Bond”.
Adesso spiegarsi è difficile e l’etichetta del test segreto non piace. Però si può fare un gioco simpatico, andare a scorrere la cronologia di Twitter e incrociarla col calendario. Magari viene fuori che l’imperativo di riservatezza ha condizionato il flusso normale dei cinguettii da parte di Nico Rosberg e Lewis Hamilton che fisicamente si trovavano a Montmelò per condurre le prove.
Le date allora: Pirelli nel comunicato stampa diramato il 31 maggio specifica che il test con la Mercedes si è tenuto “tra il 15 e il 17 maggio”.
Il profilo di Rosberg ha un buco sospetto di cinque giorni fra lunedì 13 e domenica 19, quando Nico ricomincia a scrivere dal Nürburgring in occasione della 24 Ore e dell’esibizione di Michael Schumacher sulla Nordschleife.
Hamilton invece il 13 all’indomani del Gran Premio di Spagna scrive da Orlando. Il giorno dopo parla di partite di golf e attività promozionali in Florida per conto di Blackberry.
Il 16, quando presumibilmente è già rientrato in Europa, pubblica la foto del cartellone pubblicitario che ha scattato sulla strada per Disneyworld e scrive: “Mi sarebbe piaciuto avere il tempo per andarci”. Poi anche per lui si apre un vuoto di comunicazione che si protrae fino a domenica.