Via il bottone dal volante: il DRS sulla Ferrari 138 si attiva con il terzo pedale
sabato 4 maggio 2013 · Tecnica
tempo di lettura: 2 minuti
Non c’entra niente con il guasto patito in Bahrain perché in quel caso – come ha ribadito la Ferrari – l’avaria si è innescata per ragioni meccaniche sull’elemento di richiamo del flap. Ma il sistema che sfrutta la rossa per l’attivazione del DRS è comunque diverso rispetto a quello delle altre squadre.
Per ridurre la deportanza dell’ala posteriore normalmente c’è un bottone sul volante. Il bottone che cercava Sebastian Vettel quando guardava con insistenza dentro l’abitacolo della Ferrari di Fernando Alonso dopo le qualifiche di Sakhir.
Sulla F138, ma già l’anno scorso sulla F2012 da metà stagione in poi, quel bottone non c’è perché l’attivazione del DRS – come spiega Giorgio Piola sul sito ufficiale della Formula 1 – è regolata da un terzo pedale che la Scuderia ha piazzato a sinistra del freno, in quella che normalmente è la posizione di riposo del piede, per cui nelle zone in cui la FIA ammette il DRS, con il piede sinistro si tiene aperto il flap mentre il destro è impegnato regolarmente sull’acceleratore.
Con il sistema convenzionale l’ala perde deportanza all’attivazione del DRS, dopodiché la condizione nominale di carico viene ripristinata appena si schiaccia il freno. Sulla Ferrari invece c’è bisogno di tenere pressione costante sul pedale per tutto il periodo di utilizzo del DRS.
Il vantaggio è che in questo modo viene a crearsi un intervallo di tempo tra il momento in cui il pilota lascia il pedale del DRS e il momento in cui comincia a frenare, per cui il transitorio di congiungimento del flusso d’aria con il flap è più dolce e la macchina non si scompone in frenata.
Nel 1997 anche sulla McLaren c’era un terzo pedale: veniva impiegato come freno indipendente per le ruote posteriori, in modo da separare la frenata e controllare il sottosterzo. La FIA lo dichiarò illegale l’anno successivo al Gran Premio del Brasile, sotto pressione della Ferrari.