Bahrain, Alonso senza DRS: sfortuna ma non solo. E non è la prima volta
lunedì 22 aprile 2013 · Tecnica
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Sette giorni per precipitare dagli allori di Shanghai agli affanni del Bahrain: “Che rammarico – riconosce Stefano Domenicali – soprattutto in considerazione del potenziale che avevamo espresso”. Pure gli avversari l’avevano capito nelle libere: sulla distanza la F138 era perfino più in palla che in Cina.
Invece Alonso porta a casa solo quattro punti, penalizzato dal malfunzionamento del DRS. Qualcosa di analogo era capitato a Michael Schumacher al Gran Premio del Canada l’anno scorso: l’ala mobile era rimasta bloccata nella posizione di deportanza minima e non c’era stato verso di risistemarla, nemmeno con la forza.
Fernando accusa il guasto al sesto giro, mentre è in seconda posizione, appena dopo il sorpasso a danno di Rosberg. Commenta: “In Malesia c’era un dibattito sul fatto che il ritiro fosse sfortuna o errore. Adesso non c’è dubbio, questa è sfortuna”. Non del tutto, comunque. Perché proprio com’era successo in Malesia – dove Nando non era rientrato ai box per cambiare il musetto dopo il tamponamento a Vettel – la squadra una responsabilità ce l’ha.
Lo dice tra le righe Pat Fry: “Il flap dell’ala posteriore si era letteralmente rovesciato all’insù. Il primo intervento non è stato sufficiente a risolvere il problema”. E nemmeno a capirlo, perché il fatto che il profilo si fosse ribaltato poteva suggerire che la natura del guasto non fosse elettronica ma prettamente meccanica e cioè collegata all’avaria del sostegno che è connesso all’attuatore.
È un dettaglio che al muretto sfugge, per cui Alonso quando torna in pista non viene messo in guardia e resta un’altra volta senza carico appena richiama il DRS. Quindi è costretto a rientrare ancora per il secondo ripristino e cede alla concorrenza altri venti secondi.
Da quel momento, il bottone del DRS non lo tocca più e corre come un gladiatore con la spada spuntata: “Quando hai l’ala mobile fuori servizio – commenta – è quasi impossibile fare dei sorpassi”. E aggiunge: “È la prima volta che succede in tre anni da quando è stato introdotto il DRS”.
Non è esatto perché un’anomalia di funzionamento sul sistema di attivazione della Ferrari s’era registrata anche in Cina nel 2011; e il DRS a Fernando s’era inceppato pure in Malesia una settimana prima, per cui da metà gara in poi il muretto l’aveva disattivato. Come in Bahrain.