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Gran Premio del Bahrain 2013, gara
domenica 21 aprile 2013 · Roundup
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Le telecamere se lo perdono dopo i primi giri, lo ripescano solo ai pit-stop e un attimo prima del traguardo, perché Sebastian Vettel il Gran Premio del Bahrain lo vince praticamente in solitaria, lontano dall’azione che anima il resto del gruppo.
Il momento chiave. Fernando Alonso fa due pit-stop ravvicinati all’ottavo e al nono giro perché per via del guasto al DRS ha l’alettone posteriore bloccato in configurazione da basso carico. Da lì in poi rinuncia all’ala mobile. E Seb così vede svanire l’unica minaccia che poteva tenerlo sulle spine.
Fattore tattico. Come a Melbourne, Kimi Raikkonen gioca di strategia e fa una sosta in meno: “Ce l’avevo in mente da venerdì”. Più conservativa la tattica di Romain Grosjean che corre su tre pit-stop. Alla fine le Lotus arrivano comunque una davanti all’altra, seconda e terza ma separate da dieci secondi. E il podio è lo stesso di un anno fa.
Ci siamo anche noi. Quarto posto con Paul Di Resta a due secondi dal podio, davanti a Lewis Hamilton e Mark Webber. La Force India fa pace con il Bahrain: nel 2012 aveva saltato le libere per rientrare in albergo prima del buio; poi Ecclestone per ripicca l’aveva esclusa dalle inquadrature.
Un diavolo. Difese estreme, attacchi furiosi. Sergio Perez non guarda in faccia a nessuno, nemmeno a Jenson Button che in parco chiuso dice: “È stato troppo aggressivo”. La squadra però li lascia correre. Un bene per lo show.
Una donna sul podio. La Red Bull ha voluto che a ritirare il trofeo per la squadra fosse Gill Jones, che dalla fine del 2005 si occupa del reparto dell’elettronica. Un gesto di peso in una realtà a cultura araba.
Brand e dintorni. Sulla fiancata della McLaren campeggiava il marchio di Zain che opera nelle telecomunicazioni in Medio Oriente. È un’operazione che rientra nella politica di Vodafone: cedere ai partner gli spazi pubblicitari negli eventi strategici. La realtà è che Vodafone per ragioni politiche che hanno già portato alla rottura con Woking tende a limitare l’esposizione diretta in Bahrain.
(Dis)servizio pubblico. Weekend di patemi per l’appassionato che non ha il satellite e non fa streaming. RaiSport sabato ha accorciato la differita delle qualifiche su Rai2 per trasmettere la votazione per l’elezione di Giorgio Napolitano malgrado fosse già in onda su Rai1 e Rai3. E domenica la sintesi della gara che secondo i piani era prevista per le 19 è passata alle 21. Anche la BBC non aveva la diretta, ma alle 18 il Bahrain era già in differita.
Vuoto pneumatico. Quattro gatti di fronte ai box, praticamente abbandonati gli altri spalti per tutto il weekend. Il deserto in Bahrain c’era anche sulle tribune.