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Gran Premio di Cina 2013, qualifiche
sabato 13 aprile 2013 · Roundup
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Quasi 3 decimi di margine su Raikkonen e Alonso, 4 su Rosberg: è di Lewis Hamilton la pole in Cina ed è la prima al volante della Mercedes, mentre Vettel in Q3 rompe il pedale del freno all’ultimo tornante e rientra i box senza completare il giro.
Strategie. Al di là del guasto tecnico che lo pianta in nona posizione, secondo Vettel la Red Bull non aveva margine per stare davanti a Ferrari e Red Bull. Di qui la decisione di affrontare il Q3 su gomme medie anziché sulle morbide. Adesso non avendo chiuso il giro cronometrato, Seb può comunque cambiare tattica.
In fondo. Webber si è fermato in Q2 per un sospetto problema alla pompa della benzina. Ma già anticipava: “Rischio di partire ultimo”. E infatti ai controlli tecnici i commissari hanno trovato in macchina soltanto 150 ml di benzina, che ai sensi del nuovo regolamento non bastavano né per le verifiche sulla composizione del carburante né per riportare la macchina al box.
Tra regole e bufale. Secondo radiobox, per Shanghai la Lotus doveva intervenire sulla carenatura delle sospensioni anteriori perché il rivestimento dell’innesto dei puntoni costituisce un elemento aerodinamico mobile. Ma non c’è stata nessuna conferma, come la storia sulla flessibilità del tea-tray che pure coinvolgeva il team di Enstone.
La guerra dei box. La Lotus calcola che finora non è mai riuscita a completare un pit-stop sotto i 2.4 secondi. Che nella lotta soprattutto psicologica tra i meccanici sono tantissimi se rapportati ai 2.05 che ha impiegato la Red Bull con Webber in Malesia. Perciò in Cina il team sperimenta un nuovo cric posteriore. La battaglia in pit-lane continua.
In panchina. Sebastien Buemi è bloccato a Silverstone nell’Endurance FIA. Il terzo pilota della Red Bull in Cina è Antonio Felix da Costa e arriva dal successo di Monza in World Series by Renault.