Twitter, Raikkonen e il ritiro: è falso anche il profilo. Ma i media ci abboccano, soprattutto in Italia
mercoledì 3 aprile 2013 · Media
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L’immagine del profilo è quella di Kimi Raikkonen con casco e tuta d’ordinanza. Anche i tweet e le foto sono in tema. Nel giorno del pesce d’aprile, l’annuncio: “A fine anno mi ritiro. Spero con il secondo titolo mondiale”.
Sul web s’è diffuso come un virus. Ha contagiato le testate generaliste e quelle specifiche. Grandi, piccole e piccolissime: la Gazzetta dello Sport, La Stampa, Il Sole 24 Ore, Autosprint, Sky, Sport Mediaset. Lo riportava perfino il sito dell’AGI, Agenzia Giornalistica Italia.
La puzza del pesce d’aprile l’hanno sentita tutti, già prima del chiarimento: “Era solo un gioco”. Nessuno comunque si è premurato di verificare se @The_Iceman7 fosse effettivamente l’account ufficiale di Raikkonen.
L’ha fatto F1WEB.it che ha contattato direttamente la Lotus: “Kimi Raikkonen non ha un account su Twitter“. Tant’è che la squadra nei cinguettii dei weekend di gara cita soltanto Grosjean – tra parentesi, @RGrosjean, reale e verificato – mentre per Raikkonen usa l’alternativa dell’hashtag.
La burla del ritiro insomma non è sua. Come non è suo nemmeno tutto il resto: commenti, immagini, osservazioni, citazioni, repliche, discussioni, con frequenza troppo anomala e immagini palesemente scovate sul web. Oltre al fatto che al profilo manca il bollino azzurro con cui Twitter marca gli account reali dei personaggi pubblici.
Quello dei falsi profili su Twitter è un problema ampio su cui fa ricerca anche il CNR ai fini della valutazione della credibilità dei social network. Però un merito ce l’ha il fake di Iceman: ha prodotto involontariamente un caso che fa riflettere sulla clonazione incondizionata delle notizie e sulla selezione delle fonti. Vizi tutti italiani. All’estero quel profilo non lo seguiva nessuno.