Gran Premio d’Australia 2013, gara

domenica 17 marzo 2013 · Roundup
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La strategia giusta ce l’aveva lui: due soste contro tre, con l’assetto vincente per preservare le gomme e fare due stint da 25 giri ciascuno sulle medie. Nel 2012 Kimi Raikkonen era stato l’ultimo a inserirsi nel club dei vincitori: adesso è lui che apre le danze. Lotus c’è. Ferrari pure.

Il prologo. Dopo lo stop di sabato per maltempo, le qualifiche si completano 5 ore prima della corsa e formano questa griglia: Vettel, Webber, Hamilton, Massa, Alonso, Raikkonen, Grosjean, Di Resta. Il commento di Hamilton: “L’avevano capito tutti che le Red Bull nei test giravano coi sacchi di sabbia a bordo”.

L’astuzia. Per saltare Vettel la Ferrari anticipa il secondo pit-stop di Alonso che così si libera anche di Massa. Al rientro in pista Matador sorpassa subito Sutil alla prima chicane e va virtualmente in testa. Ma ha già perso, perché nel gioco delle strategie Raikkonen con una sosta in meno è fuori portata.

L’intruso. Va al comando nel primo stint perché parte su gomme medie. Poi la tattica lo condanna: Sutil taglia il traguardo in P7. La morale di F1Racing: “La strategia deve portarti nel posto migliore quando arriva la bandiera a scacchi, non prima”. In qualifica Sutil si era preso pure un’ammonizione per aver rallentato eccessivamente all’ingresso dei box. 

L’escluso. Hans-Joachim Stuck, il boss della federazione tedesca, gli aveva pronosticato la vittoria alla prima gara. Nico Hulkenberg invece non è partito nemmeno: 30 minuti prima della corsa la Sauber si è accorta di un problema all’impianto di alimentazione e per precauzione non l’ha fatto schierare.

In borghese. La FIA in Australia è stata bersagliata dalla cattiva sorte perché oltre a perdere la telemetria per colpa dei topi che si sono mangiati dei cavi, è rimasta anche col guardaroba sguarnito. Parte del carico di camicie bianche con il logo della Federazione che i commissari dovevano indossare nel corso del week-end sono partite da Parigi, ma non sono mai arrivate a Melbourne per qualche disguido postale. Lo riferisce SpeedWeek.

Quanto si beve. Non ha fatto caldissimo, ma il comitato organizzatore ha calcolato che nel corso del week-end i tifosi hanno bevuto 130 mila litri di birra e hanno comprato quasi un milione di bottigliette d’acqua.

A grande richiesta. A vedere la gara c’erano 103 mila spettatori. Per rispondere all’aumento della domanda all’Albert Park è spuntata una nuova tribuna con vista sulle curve 3, 4 e 5. E il circuito l’ha intitolata a Sebastian Vettel.

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