L’arte della guerra: così Bernie Ecclestone ha fatto fuori Adam Parr
martedì 11 dicembre 2012 · Politica
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Per due anni Adam Parr è stato l’amministratore delegato della Williams prima di rassegnare le dimissioni a marzo dopo il Gran Premio di Malesia. Un’uscita a sorpresa perché Frank Williams il mese prima lo indicava come il suo “naturale successore” alla guida della squadra.
I retroscena vengono fuori oggi che Parr presenta il suo libro: s’intitola L’arte della guerra e racconta in forma di fumetto i risvolti politici di cinque anni in Formula 1 dal 2007 al 2011. Parr nell’intervista esclusiva concessa ad Alan Baldwin per l’agenzia Reuters, racconta:
Mi sono dovuto dimettere in quella settimana perché a torto o a ragione ritenevo che Bernie Ecclestone avesse detto alla squadra che non avrebbe formulato alcuna offerta per il Patto della Concordia finché ci fossi stato io al vertice. In quelle circostanze, scelsi di andarmene per fare in modo che il team potesse firmare l’accordo più vantaggioso possibile con lui.
Non a caso alla fine l’offerta di Ecclestone alla Williams arriva esattamente “il giorno successivo all’ufficializzazione delle dimissioni”, a coronamento di una lotta politica maliziosa di quelle che solamente Bernie sa condurre in porto.
Pitpass.com già aveva rivelato un dettaglio interessante che compare a pagina 318 del prospetto prodotto a maggio da Formula 1 Group in vista della quotazione della Formula 1 alla borsa di Singapore:
Un ex manager, che si è recentemente dimesso dall’incarico, ha dichiarato che il suo ruolo all’interno del team era diventato insostenibile per effetto di interferenza nonché “abuso di posizione dominante” da parte di Mr. Ecclestone. (…) La persona ritiene che nessuna offerta sarebbe stata presentata alla squadra per il rinnovo del Patto della Concordia finché fosse rimasta nella sua posizione. Pertanto lasciò l’incarico, con conseguente perdita di utile e della quota di minoranza pari all’1.5 percento.
Nel prospetto il nome di Parr non compare mai. Ma il caso sembra proprio il suo. La società di Ecclestone comunque precisa che Bernie con la persona in questione “ha avviato un dialogo per risolvere il problema”, ma che “non esistono conferme sull’esito delle discussioni”.
Parr nel paddock si è fatto diversi nemici. Osteggiava la politica delle vetture clienti che Luca di Montezemolo invece sostiene da sempre. Nel 2010 stava tentando la scalata verso la presidenza della FOTA che poi invece è rimasta nelle mani di Martin Whitmarsh. L’anno dopo si è schierato apertamente contro la gara del Bahrain, quando invece proprio Ecclestone con il supporto di Todt cercava di recuperarla a tutti i costi.