Gran Premio di Abu Dhabi 2012, gara

domenica 4 novembre 2012 · Roundup
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E alla fine arriva Raikkonen. Al diciottesimo tentativo, dopo due anni di stop, Kimi centra la vittoria e si inserisce nella schiera dei vincitori del 2012. Per il Titolo è tardi, infatti la beffa è che Iceman vince ma esce, nel senso che la matematica dopo Abu Dhabi lo condanna e lo esclude dalla corsa all’iride.

Una poltrona per due. Adesso in lotta restano solamente loro: Nando e Seb. Arrivano secondo e terzo, ma l’analisi oggettiva dei fatti racconta che la Ferrari sciupa l’occasione dell’anno perché la rossa a Yas Island non vale la Lotus e perché Alonso guadagna solamente 3 punti malgrado Vettel partisse dal fondo.

Come ti rivolto la macchina… Retrocesso per irregolarità, Seb sceglie di cominciare dai box, per cui senza il vincolo del parco chiuso può modificare l’assetto alla ricerca della velocità di punta per spiccare nei sorpassi. La Red Bull valuta pure l’ipotesi di montare il nono motore, perché la sanzione per aver sforato il tetto massimo delle unità previste per la stagione lascerebbe comunque Vettel in fondo al gruppo. Alla fine il team mantiene il propulsore: “La Renault – rivela Horner – ci ha detto che comunque non ne avremmo tratto vantaggio”.

… e come ti rivolto la corsa. Da ultimo a terzo: agevolato da due neutralizzazioni della safety car, ma anche ostacolato da un contatto con Senna e da un fuoripista con bandiere gialle. Vettel mentre scalda le gomme per la ripartenza deve scartare Ricciardo e prende in piano il cartellone di polistirolo che contrassegna la zona del DRS. Danneggia l’ala davanti, la cambia e si rimette a spingere. Poteva andargli peggio. Invece chiude da eroe.

Il bluff. Stava insediando il secondo posto di Alonso, invece Button chiude in P4 e lascia a Vettel il podio. Andrea Stella in quel momento con sconforto informa Fernando: “Button si è addormentato e Vettel l’ha passato”.

Non pervenuto/1. Le prime parole che pronuncia sono per Kimi: “Ha guidato davvero bene”. È troppo diplomatico Hamilton per dire che la vittoria della Lotus è anche il frutto fortunoso del nuovo guasto meccanico che condanna la McLaren mentre lui è comodamente al comando della gara.

Non pervenuto/2. Alla Ferrari manca un’altra volta il sostegno di Massa, che si gira come un pivello su un cordolo mentre combatte con Webber e così butta all’aria la possibilità di difendere le spalle ad Alonso. Del testacoda di Felipe infatti approfitta Vettel per liquidare quello che per lui doveva essere un ostacolo, perlomeno sulla carta e nelle strategie.

Gli imprevisti. Prima l’incidente di Rosberg che decolla su Karthikeyan al nono giro; poi un altro mega crash innescato da Perez che coinvolge Grosjean, di Resta e Webber. Abu Dhabi oltre alla tensione emotiva per la rimonta di Vettel e i calcoli in proiezione iridata regala anche un po’ di brivido.

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