Hamilton contro Button, altra gaffe su Twitter. Poi le scuse: “Colpa mia”

giovedì 11 ottobre 2012 · Media
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Come i bimbiminkia che se la prendono a male quando uno gli nega l’amicizia su Facebook. È scoppiato un caso dopo il Gran Premio del Giappone nel box della McLaren quando qualcuno ha fatto notare a Lewis Hamilton che Jenson Button su Twitter non fosse tra i suoi follower.

Hamilton ha collegato l’episodio ai movimenti di mercato: nel 2013 lui andrà alla Mercedes; Button invece continuerà con la McLaren. Perciò Lewis su Twitter se n’è uscito con un commento rabbioso:

Mi sono appena accorto che Jenson Button non è più un mio follower. È una vergogna, dopo 3 anni da compagni di squadra pensavo che ci fosse rispetto reciproco. Ma evidentemente da parte sua non è così. La cosa buffa è che siamo ancora compagni.

La cosa buffa invece è un’altra. Perché Button, su Twitter, Hamilton non l’ha mai seguito. Segue però Perez che nel 2013 sarà il suo nuovo vicino nel box: “L’ho aggiunto – spiegava Jenson – solo per manifestargli il benvenuto. Hamilton lo vedo ogni week-end”. Lewis comunque ha dovuto fare dietrofront e scusarsi. Così:

Colpa mia, ho appena scoperto che Jenson non è mai stato un mio follower. Non prendetevela con lui. Devo essere più presente su Twitter.

La gaffe intanto resta. La McLaren era stata una delle prime squadre a lasciare ai piloti la libertà assoluta in termini di social network. E si era già punta per mezzo dell’uccellino azzurro, quando proprio Hamilton in Belgio aveva messo online i dati della telemetria per accusare il box.

Alla fine Lewis la butta sul ridere: “Forse non andiamo tanto d’accordo io e Twitter”. Oppure lui e la squadra.

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