Ferrari, annullata la fuga di Alonso. E il nodo sta in galleria del vento
lunedì 8 ottobre 2012 · Gran Premi
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È una casella vuota che pesa. Per la dinamica con cui matura fa il paio con quella di Spa. Il ritiro di Alonso in Giappone apre “un mondiale corto di 5 gare”, come lo chiama Fernando mentre parla ai giornalisti prima di lasciare la pista: “E chi fa un punto in più vince”.
Vettel a Suzuka annulla la fuga della rossa in classifica e si porta a -4 dal vertice: “Quando non finisci nemmeno il primo giro – osserva Nando – è sempre triste”. Anche perché alla fine Massa non andava malaccio, però Alonso segnala: “Può essere una coincidenza. Noi comunque abbiamo la stessa macchina da cinque gare”. Che vuol dire: corriamo senza sviluppi da due mesi.
È il tema che era venuto fuori giovedì pomeriggio nelle interviste della vigilia: “Penso che la situazione per il campionato sia chiara. Se non si è in grado di migliorare la vettura – osservava Stefano Domenicali – è più difficile lottare. Non si può contare sui problemi degli altri”.
Perché al di là degli scontri fortuiti che tolgono punti, il nodo del Cavallino resta la galleria del vento. Ci aveva combattuto Aldo Costa prima che la Ferrari lo facesse fuori; se l’è ritrovato quest’anno Pat Fry dopo i primi test. L’aspetto preoccupante è che Maranello una soluzione stabile non l’ha mai rintracciata.
“La nostra struttura – ammette Domenicali – non è la migliore al momento perché è piuttosto vecchia. Abbiamo degli strumenti che non sono propriamente al passo con le tecnologie sul mercato”. La Ferrari perciò si appoggia alla galleria del vento di Colonia, dove le valutazioni vengono condotte da quello che fino al 2009 ero lo staff della Toyota. Montezemolo comunque dopo Singapore rivelava un aspetto in più: “Certe volte alcuni dati vengono persi”.
Lo stop a Fiorano è già pianificato: “Nelle prossime settimane definiremo un programma più specifico e dovremmo essere in grado di farcela per la prossima stagione”. Per quella in corso si accettano idee.