Schumacher, adesso è ufficiale: “Mi ritiro, ma avevo delle opzioni”
venerdì 5 ottobre 2012 · Mercato
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È l’effetto ingrato della suggestione che mette le rughe in risalto perfetto adesso che la notizia è ufficiale. Michael Schumacher rivolge alla Formula 1 il suo saluto di commiato e si ferma: “Un sollievo e una liberazione, diversamente dalla prima volta”.
Alla fine del 2006 era uscito dal giro, poi tre anni dopo ci aveva ripensato: “Non mi pentirò mai di essere tornato. Sono contento delle mie performance e del fatto che sia riuscito sempre ad alzare gli obiettivi nell’arco dei tre anni. Ma a un certo punto bisogna salutare. Quando la batteria arriva sul rosso, com’era successo già una volta e come sta succedendo adesso, è meglio lasciare”.
Ad ogni modo la dinamica del secondo addio incide sull’immagine, perché Michael è vittima del turbinio di mercato che ha portato Hamilton a soffiargli il posto alla Mercedes. Per cui lo stop non sembra affatto autonomo.
Lui spiega: “Sono stato sempre informato delle contrattazioni. Per me c’era un’opzione, ma non ero del tutto sicuro che volessi andare avanti. Nelle settimane precedenti avevo cominciato a farmi delle domande”.
E sottolinea: “Se avessi voluto continuare, avrei avuto anche un’alternativa”. Cioè la Sauber che pure a mezzo stampa aveva fatto sapere: “Se fosse possibile prendere Michael, perché no”. Schumi non dà dettagli. Svela solo che la prospettiva di restare non l’ha mai stuzzicato: “Non ci ho mai pensato sul serio, a dire la verità”.
In sala stampa a Suzuka, dove i giornalisti lo ascoltano e prendono appunti, resta l’impressione che la Formula 1 l’abbia messo alla porta.