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La sentenza più attesa della storia: la McLaren è colpevole a metà
venerdì 14 settembre 2007 · Dal paddock
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I fatti, prima di tutto: 100 milioni di dollari di ammenda e cancellazione di tutti i punti – 166 – conquistati da Melbourne fino a Monza, compresi tutti gli altri che arriveranno. Il Consiglio Mondiale pronuncia la sentenza più attesa della storia della Formula 1, bastona la McLaren, risparmia Hamilton e Alonso: il Titolo Costruttori prende la strada di Maranello, quello Piloti resta in gioco.
La Ferrari altre sanzioni non può pretenderne, perché Lewis e Fernando sono immuni per volontà diretta di Max Mosley, in cambio di collaborazione nelle indagini.
Verità, rivelazioni e motivazioni sono tutte stipate in 14 pagine che la FIA si riserva il diritto di ampliare e dettagliare. Ma Jean Todt sa già tutto: “Abbiamo giocato una mano di poker contro avversari che sbirciano le carte”.
Nel carteggio trafugato da Stepney c’erano distribuzioni dei pesi, aerodinamica, sospensioni, cambio, sistema idraulico, pompa dell’olio, serbatoio, freni, pressione dei pneumatici, tecniche di produzione, tecniche di assemblaggio. Più utili suggerimenti per le strategie di gara. In altri termini: come progettare, costruire e mettere in pista una Ferrari F2007.
Stepney il mittente, Coughlan il destinatario. Pedro de la Rosa l’intermediario: leggeva le specifiche della F2007, le analizzava, le trasferiva al simulatore e poi, eventualmente, alla vettura. In altre circostanze si sarebbe giocato la superlicenza per sempre. Si salva dalla revoca perché è lui, su sollecito di Mosley, che porta in aula le email decisive. Compresa quella del 25 marzo, alla vigilia dei test di Sepang, quella in cui informa Alonso del set-up dalle rosse e lo rassicura sull’attendibilità della fonte.
Scriveva Pedro: “Tutti i dati sulla Ferrari sono affidabili. Ce li manda Nigel Stepney, è il loro ex capo meccanico, lo stesso che in Australia ci ha detto che Kimi doveva fare il pit-stop al giro 18”. Lo stesso che spifferò alla McLaren le caratteristiche del fondo piatto della F2007, istigando Dennis a chiedere chiarimenti formali alla Federazione dopo il Gran Premio d’Australia.
Alla fitta corrispondenza telematica si aggiungono gli sms (almeno 288 secondo la polizia italiana), i tabulati di 35 telefonate fra Stepney e Coughlan, un incontro top-secret a Port Ginesta, a 25 chilometri da Barcellona. Ron Dennis insiste: “Le informazioni della Ferrari non sono mai state utilizzate per le nostre auto. Stepney e Coughlan le avevano raccolte perché entrambi cercavano un lavoro con altre squadre, come è stato confermato sia da Honda che Toyota”.
Per il Consiglio Mondiale non è finita: a dicembre il reparto tecnico della Federazione esaminerà la prossima McLaren. Augurandosi, nell’interesse dello sport, che non risulti troppo simile alla Ferrari.