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Alonso, una notte da sogno: a Singapore parte 15° e conquista la prima corsa by night
domenica 28 settembre 2008 · Gran Premi
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Singapore, sabato notte, seconda sessione di qualifica. Alonso rallenta, parcheggia, scuote la testa: “Su una pista come questa, se parti così dietro non puoi fare tanto. Ci vorrebbe un miracolo”. Il miracolo c’è stato. Alonso si aggiudica il primo Gran Premio by night. Lui che non vinceva da un anno. Lui che un trionfo con la R28 neanche si permetteva di sognarlo. Lui che in griglia partiva quindicesimo.
“Forse mi serviranno un paio di giorni per rendermi conto che sono riuscito veramente a vincere una gara quest’anno. È tutta la stagione che proviamo a stare vicini alle prime posizioni”. La pista gli va subito a genio: miglior tempo venerdì nella seconda sessione di libere, miglior tempo anche sabato mattina.
È quel contrattempo al pescaggio della benzina che gli spegne l’entusiasmo in qualifica. Ed è un imprevisto a riaccendergli la speranza quando ha appena rifornito: “Senza la safety car probabilmente avrei finito la gara nella stessa posizione di partenza. Avevamo intenzione di fare una sosta sola, come ci consigliavano le simulazioni, ma sarebbe stato un rischio per i freni. Dovevamo inventarci qualcosa”.
Nasce così l’idea di cominciare la corsa su gomme morbide, anticipare drasticamente il primo stop: 3 giri dopo arriva l’incidente di Nelsinho Piquet che porta in pista la safety car, mescola per bene le carte e annulla tutti i vantaggi. E spinge Fernando virtualmente sul podio.
Fortunato sì, ma soprattutto veloce. Nella classifica dei giri record Alonso ha il terzo tempo, preceduto – ma è questione di millesimi – solo dalle Ferrari. A dimostrazione che le prove non erano un bluff.
“C’è da ringraziare tutta la squadra – dice – per come ha lavorato durante l’anno. Abbiamo cominciato il campionato che eravamo un secondo più lenti delle BMW. Adesso abbiamo il loro passo, anzi forse siamo anche più veloci”.