PHOTO CREDIT · Bloodhound Programme Ltd.
Moto supersonico a 1000 miglia all’ora: la sfida inglese al record del mondo
giovedì 9 agosto 2012 · Tecnica
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Il record di velocità su terra appartiene al Thrust SSC che il 15 ottobre 1997 nel deserto del Nevada toccò 1227 chilometri orari. Il Bloodhound SSC cerca di polverizzare il primato e infrangere la soglia delle 1000 miglia orarie, che significa moto supersonico a oltre 1600 chilometri all’ora, cioè 50 metri in un battito di ciglia e 4 campi da calcio in un secondo appena.
È un prototipo da quasi 13 metri, pesa più di 6 tonnellate. Gli bastano 40 secondi per raggiunge la velocità massima, con un’accelerazione che sottopone la scocca in fibra di carbonio e titanio a una pressione di 12 tonnellate per metro quadrato.
Propulsione a motore ibrido a razzo abbinato per il controllo della potenza all’unità Eurojet EJ200 direttamente proveniente dall’Eurofighter Typhoon. Ma c’è anche un terzo motore, l’unità Cosworth CA2010 che Williams, Hispania, Lotus e Virgin hanno montato in Formula 1 due anni fa: lavora come pompa per il carburante e serve l’impianto idraulico.
Anche la filosofia di lavoro del gruppo di Richard Noble rappresenta una novità: “Negli affari tradizionali si preoccupano tutti di mantenere i loro segreti e hanno difficoltà a parlarne perché temono che qualcuno possa copiare o rubare le idee. Noi invece possiamo condividere tutti gli aspetti tecnici“.
Al volante Andy Green, classe 1962, matematico nonché pilota della Royal Air Force. Era stato lui a guidare anche il Thrust SSC nel 1997: aveva risposto a un annuncio sul Sunday Times. Sempre lui il 22 agosto 2006 ha fissato il record di velocità per un veicolo diesel quando ha spinto il JCB Dieselmax a 529 chilometri orari sul lago salato di Bonneville nello Utah.
Oggi l’impresa gli impone addestramenti estremi, tipo volare capovolti in un simulatore: “Ma – dice lui – è la forma più eccitante del motorsport. Come matematico e come pilota della RAF non potrei immaginare nulla di meglio”.
Copertura mediatica garantita: già nel 1997 il sito web che descriveva l’evoluzione del Thrust SSC diventò uno dei più popolari al mondo. E il Bloodhound SSC conta anche su YouTube e Twitter che all’epoca non c’erano.
I costi di costruzione sono interamente coperti dagli sponsor. Il supporto al programma di ricerca arriva invece direttamente dal governo britannico, perché l’idea del veicolo che corre più veloce di una pallottola nasce con uno scopo preciso: valorizzare la ricerca e ispirare le generazioni future che intraprendono gli studi scientifici. Il progetto è partito nel 2008. Adesso il momento della sfida si avvicina: primo tentativo di record nel 2013. Ma secondo the Economist servono ancora 15 milioni di sterline.