Gran Premio di Gran Bretagna 2012, gara
domenica 8 luglio 2012 · Roundup
tempo di lettura: 3 minuti
In testa per tutta la corsa, Alonso cede a Webber a 4 giri dalla fine. Il crollo delle gomme non è catastrofico come in Canada, però “comporta un misto di sentimenti”, dice Fernando. Che resta al comando del Mondiale mentre perdono terreno Vettel e Hamilton.
La chiave della gara. La scelta delle gomme al via è libera, causa qualifica bagnata. Alonso scatta sulle dure e tiene testa a Webber sulle morbide, ma al primo cambio resta in pista solamente un giro in più, per cui anticipa anche la seconda sosta. Ne risulta un ultimo stint troppo lungo con obbligo di morbide, mentre Webber risponde con le dure, recupera e vince.
Vettel. Fa buon viso a cattiva sorte, le prime parole al traguardo sono per Webber che “si è meritato la vittoria”. Scatta quarto, cambia strategia per liberarsi di Schumacher che gli fa da tappo. Arriva terzo, ma non nasconde il fatto che lui fosse nel gruppo di quelli che contavano sulla pioggia.
Massa. È lui l’indicatore migliore dei progressi del Cavallino: con il nuovo assetto della F2012 arriva ai piedi del podio e si prende la soddisfazione di un sorpasso da urlo a Schumacher. Domenicali approva: “Un buon segnale per il campionato”.
Lotus. Silverstone è l’ennesima occasione mancata: Raikkonen e Grosjean arrivano quinto e sesto, eppure sono in assoluto i più veloci in pista nella graduatoria del giro secco. Sulla corsa di Grosjean incide la collisione con di Resta alla partenza.
McLaren. Hamilton ottavo, Button decimo, a Woking non sorride nessuno. Jenson si fa scappare che “non sono solamente Red Bull e Ferrari a essere più veloci. Sono un bel po’ di auto”.
La radio. Altro che sistemi di criptaggio: per non scoprire le carte in tavola nelle comunicazioni col muretto, ad Alonso e Andrea Stella basta parlare in italiano. Quando la regia ha mandato uno stralcio di conversazione, il corrispondente della BBC si è consultato con Ettore Giovannelli e poi è corso a riferire in Red Bull.
DRS. Al giro 13 Maldonado e Perez si buttano fuori pista nel tratto in cui viene azionato il DRS. Per evitare che si riproponga la situazione di Valencia – dove Schumacher usava l’ala mobile anche nonostante le bandiere gialle – la FIA disabilita temporaneamente il transponder di attivazione del DRS.
L’imprevisto. Kobayashi travolge tre meccanici e l’addetto al lolly-pop quando arriva sulla piazzola del pit-stop al giro 39. Spiega: “Non avendo provato sull’asciutto non sapevo quanto potevo spingere e ho azzardato troppo”. Ma era comunque la seconda sosta, quindi un’idea minima delle condizioni della pit-lane doveva averla… I commissari gli danno 25 mila euro di multa.