Motori V6 turbo nel 2014, i big compatti: è il progetto più rilevante
giovedì 31 maggio 2012 · Tecnica
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Nel braccio di ferro sull’adozione dei motori di nuova generazione, oltre alla necessità di difendere il budget che la dirigenza già ha stanziato, l’altro pungolo dei big è la validità tecnica del progetto ai fini della produzione di serie.
Assicura Brawn: “Guardate che i nuovi motori sono interessanti. Quelli di oggi non sono propriamente il tema della Formula 1, ma una volta lo erano”. Caubet è d’accordo: “La scelta è strategica. Il V8 è stato sviluppato 25 anni fa”.
Con la nuova concezione, il propulsore torna al centro del dibattito tecnico dopo l’epoca in cui la differenza fondamentalmente l’ha fatta l’aerodinamica: “La nostra azienda – spiega Brawn – sta traendo dei benefici dalla tecnologia di questo motore. Stiamo usando l’esperienza e le risorse per svilupparlo e posso dirvi che è un motore decisamente più rilevante, che ci farà consumare due terzi di quello che consumiamo adesso”. Petronas l’aveva anticipato su F1WEB.it: nel 2014 per il binomio motore-benzina comincia un’altra sfida di fuel-economy.
La potenza: “Resterà paragonabile”, pensa Brawn. La FIA assicura che anche il suono “continuerà ad essere rappresentativo della Formula 1”.
Tanto: “Prima o poi – va avanti Brawn – i motori andavano cambiati. Saremmo diventati irrilevanti con i motori che abbiamo adesso. Il mondo sta cambiando. I grandi costruttori non torneranno mai in Formula 1 per costruire un V8 che ormai è sorpassato”.
La Ferrari sulla questione parla meno, ma lavora di più. Secondo quello che rivelava Omnicorse alla vigilia della corsa di Monaco, il V6 del Cavallino gira già al banco.
Luca di Montezemolo l’anno scorso dopo la ratifica delle nuove norme aveva detto: “La decisione di andare sul V6 turbo è positiva, non soltanto per la Ferrari, ma anche per la Mercedes e per gli altri”. Oggi le sport car di Maranello montano solo V12 e V8. Un giorno chissà.