La Francia dopo le elezioni: Hollande rilancia Magny-Cours e l’area socialista
martedì 15 maggio 2012 · Politica
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François Hollande è il nuovo titolare dell’Eliseo ed è anche l’uomo che riceve dal governo di Nicolas Sarkozy la bozza di contratto con Bernie Ecclestone per il ritorno della Formula 1 in territorio francese. E rispetto al progetto precedente non è detto che a spuntarla sia il Paul Ricard.
Il piano è di David Douillet, il ministro dello sport di Sarkozy: prevede la Formula 1 in Francia ad anni alterni con il Belgio che pure soffre la crisi finanziaria e il rincaro delle quote di partecipazione al calendario.
Ad aprile Ecclestone dava per definitive le condizioni del contratto, poi la Francia alle elezioni presidenziali ha cambiato rotta politica ed è tornata al socialismo, 17 anni dopo Mitterrand che si lega alla Formula 1 perché all’inizio degli anni Novanta aveva firmato la riqualificazione dell’area di Nevers attraverso la pista di Magny-Cours.
Il ballottaggio tra Sarkozy e Hollande non doveva avere impatto sulla Formula 1, almeno secondo quello che si aspettava Ecclestone: “Qualunque sia l’esito non mi interessa perché un problema locale”. Invece Hollande prima dell’elezione diceva: “Non penso che lo stato possa essere responsabile di un esborso del genere. Ci sono abbastanza problemi a cui pensare piuttosto che spendere decine di milioni di euro per organizzare un Gran Premio”.
Adesso precisa: “La Formula 1 è uno sport che attira un vasto pubblico e porta benefici economici”. L’obiettivo è correggere la proposta, sfruttare il contratto siglato per il Paul Ricard e girarlo a vantaggio di Magny-Cours, dove i socialisti dovevano investire vent’anni fa e poi si sono fermati.
Quindi nessuna alternanza col Belgio. Casomai una staffetta interna: “Abbiamo la fortuna di avere due circuiti importanti in due regioni diverse che possono attrarre un vasto pubblico”. Ma se la battaglia al Paul Ricard la vincono gli ecologisti, Magny-Cours diventa il progetto di punta.