La Formula 1 è più povera: perde il 41% dei ricavi in tre anni
lunedì 2 aprile 2012 · Politica
tempo di lettura: 2 minuti
Nel 2011 la Formula 1 ha prodotto introiti per 1438 milioni di euro, 180 in meno rispetto alla serie A. Già questo è il numero che certifica un sorpasso storico, ma il dato più preoccupante è che per il circo dei motori il calo misurato nell’arco degli ultimi tre anni è del 41 per cento.
I dati vengono dall’indagine di StageUp che fa ricerca nel campo del business e dell’intrattenimento. Le cause del crollo fondamentalmente sono tre. Le ha spiegate Giovanni Palazzi, il presidente di StageUp, sul sito della società:
La prima riguarda l’uscita di scena negli ultimi anni di alcune grandi case automobilistiche come Honda, BMW e Toyota, che non hanno più una loro squadra ufficiale. La seconda è la contrazione dei ricavi da sponsorizzazioni che incidono fino al 70 percento sui budget delle squadre. La terza resta la bassa incidenza delle entrate dai diritti televisivi, spesso motivo di attrito fra Bernie Ecclestone e i responsabili dei team.
Proprio sull’ultimo punto le squadre stanno lavorando. Ecclestone rispetto al passato ha aperto i cordoni della borsa per una riorganizzazione che offre condizioni più favorevoli alle squadre, soprattutto a Red Bull e Ferrari che hanno avviato le trattative prima delle altre.
StageUp ha un archivio di numeri che viene da riviste specializzate. Ma a differenza dei bilanci dei club del calcio, quelli della Formula 1 non sono certificati. E peraltro sono oggetto di contesa dopo l’indagine di Capgemini sul tetto di spesa che le squadre hanno voluto assegnarsi e che quindi comunque incide sul crollo del giro d’affari. Oltre al fatto che rispetto al 2009 adesso al posto dei big ci sono squadre come Marussia e Hispania che muovono meno soldi.
Che il paddock andasse verso l’austerity s’era intuito già nel 2010 dalle statistiche di Forbes sugli sportivi più pagati.