F-duct: così Mercedes ha avuto via libera. E Ross Brawn resta il più furbo

lunedì 19 marzo 2012 · Tecnica
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Non è la prima controversia tecnica dell’anno, perché la Federazione già era dovuta intervenire sulla mappatura delle centraline e sullo stabilizzatore di frenata della Lotus. Però è la prima che si sviluppa sul campo di gara. L’oggetto della disputa è l’ala posteriore della Mercedes, per via della presenza di una coppia di fessure d’aspirazione dell’aria.

È l’idea che Ross Brawn non voleva giocarsi con troppo anticipo nei test. Ma l’aveva detto: “Questa macchina è un’interpretazione elegante dei regolamenti”. Schumacher e Rosberg nelle prove a Barcellona guadagnavano anche 18 chilometri orari con l’attivazione del DRS. Troppi perché si possa pensare all’effetto esclusivo dell’ala mobile.

Di qui il sospetto che Brawn avesse trovato il modo di integrare in maniera brillante – e soprattutto legale – l’attivazione del DRS con quello che una volta era il sistema f-duct che la McLaren aveva inventato nel 2010 e che neutralizzava l’effetto deportante in rettilineo attraverso un dedalo di canalizzazioni che il pilota controllava in modo attivo con la mano o con il ginocchio. Movimenti che poi la FIA ha vietato per ragioni di sicurezza.

Però Charlie Whiting a Melbourne spiegava: “L’anno scorso alcuni team si erano convinti che il sistema f-duct fosse del tutto proibito. Invece non è così“. Non è così perché in risposta alle proteste avanzate da Red Bull e Lotus, Whiting ha specificato che quello della W03 è “un sistema completamente passivo”. Cioè non richiede che sia il pilota ad attivarlo direttamente. E quindi è perfettamente legale.

È dall’anno scorso che le squadre provano a rivisitare il condotto f alla luce della nuova regolamentazione tecnica, perché nel 2010 ci hanno speso tantissimo in soldi e ricerca. Whiting infatti confessa: “Qualcuno aveva pensato ad un comando attivato con le sospensioni. Questo abbiamo dovuto proibirlo perchè non rientra nel compito principale delle sospensioni”.

Invece la novità che ha concepito Brawn prevede che lo spostamento dell’ala via DRS liberi le bocchette d’aspirazione del flusso nella zona d’alta pressione, così l’aria viene incanalata attraverso il telaio fino a soffiare sull’anteriore. La Mercedes stava facendo delle valutazioni già cinque mesi fa a Suzuka per verificare l’atteggiamento della FIA, però il sistema sfruttava la presa sulla punta del musetto.

Domenica la Lotus ribadiva che l’interpretazione era troppo audace. Brawn ribatte tranquillo: “Non c’è una definizione chiara di cos’è un sistema f-duct”. Non c’era una definizione chiara nemmeno di cosa fosse un buco nel fondo della macchina. E lui l’ha sfruttato per vincere i Titoli nel 2009. Newey è il più intelligente, ma Brawn resta il più furbo.

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