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Aerei al pit-stop come in F1: il software della McLaren ottimizza Heathrow
lunedì 30 gennaio 2012 · Esclusive
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Un modello di calcolo che organizza il flusso dei voli sulla base dello stesso codice di controllo che elabora le strategie di gara e fissa la tempistica dei pit-stop, con la differenza che la sosta di un aereo è decisamente più lunga e oltre al rifornimento prevede anche sbarco e imbarco dei passeggeri.
NATS che nel Regno Unito è l’ente principale che fornisce e gestisce i servizi per il traffico aereo, oggi collabora con McLaren Applied Technologies, un distaccamento di McLaren Group, per ottimizzare la gestione delle code in uno scalo nevralgico come quello di Heathrow.
L’idea è venuta a Peter Tomlinson, Head of Aviation Solutions di NATS: “Intendiamo beneficiare dell’esperienza e della supremazia tecnica della McLaren – dice a F1WEB.it – nell’ambito dei modelli previsionali”.
Lo schema è un abbozzo, quello che gli inglesi chiamano proof of concept: “Verrà sviluppata una visione che permette di prevedere cosa si sta per verificare in un aeroporto dentro quattro finestre di tempo consecutive, una da 0 a 30 minuti, una da 30 a 60, un’altra da 1 ora a 2, l’ultima da 2 a 3 ore. I movimenti degli aerei così verranno ottimizzati per ridurre i blocchi e accorciare le attese”.
È la tecnologia del circus a favore dell’ambiente, la formula verde anche oltre i confini del paddock perché i ritardi oltre a incidere sui costi e sulla reputazione di Heathrow gravano pure sull’ambiente: ogni giorno le code fanno produrre fino a 600 tonnellate di anidride carbonica, dal momento che quello di Heathrow è uno degli aeroporti più affollati del mondo e certe volte in attesa che si liberi la corsia d’atterraggio gli aerei restano in volo anche oltre 20 minuti.
Non a caso lo studio di fattibilità per sfruttare i modelli della Formula 1 è partito nel 2008: all’epoca, secondo i rapporti di Association of European Airlines, a Heathrow era in ritardo un volo su due, sia in uscita che in entrata. E già nel 2007 l’antitrust britannico aveva denunciato “ritardi inaccettabili”.
Oggi Heathrow resta l’aeroporto più affollato di Londra e per gestire il flusso si sta dotando di un nuovo terminal in vista dei Giochi Olimpici. In 24 ore ci sono tra 1300 e 1400 voli: risparmiare in media anche solo un minuto di attesa su ogni volo equivale a risparmiare un giorno di carburante, quindi un giorno di emissioni.