Da Vettel a Barrichello, tra pit-stop e sorpassi: tutti i record del 2011
venerdì 30 dicembre 2011 · Dal paddock
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Vettel in testa sempre o quasi sempre, un numero esagerato di soste ai box, un sorpasso dietro l’altro anche sulle piste dove di norma si correva in processione religiosa dietro al poleman. Il 2011 è l’anno dei record, in tutto per tutto. Contare per credere.
Vettel. Ci vuole una voce a parte solo per lui: bicampione del mondo a 24 anni e 98 giorni, come mai nessuno prima. Firma 15 pole, percorre 739 giri al comando, vince il Titolo con 122 punti di margine sul secondo in classifica. Sono tutti nuovi record.
Barrichello. Instancabile e mai sazio di corse: in Formula 1 ne ha fatte 322. Una volta il riferimento era Patrese con 256 Gran Premi. Un’altra epoca.
Sorpassi. Il record è del Gran Premio di Turchia, con 126 cambi di posizione. In tutto il Mondiale, i piloti ne mettono a segno 1212 e secondo i dati della Mercedes il 55 percento è genuino e non c’entrano né l’ala mobile né gli incidenti.
Pit-stop. Pirelli a Budapest su asfalto misto ne ha contati 88, meno 3 drive-through. Sull’asciutto invece il primato si registra a Istanbul, con 79 cambi gomme.
Montréal. La gara più lunga della storia, 4 ore e 4 minuti se si tiene conto anche della lunghissima interruzione di 2 ore in attesa della schiarita, con 6 interventi della safety car: un altro record.
Podio. Ci salgono solo in 7: Vettel, Webber, Hamilton, Button, Alonso, Heidfeld e Petrov. È il numero più basso della storia, ma era capitato già nel 1992, nel 2000 e nel 2002.
Valencia. Tutti al traguardo, 24 su 24 e nessun ritiro. Il primato precedente risaliva al 2005, al Gran Premio d’Italia, ma in quell’occasione le macchine al via erano 20.
Gran Premi. Il calendario che aveva presentato Ecclestone contava 20 corse. Doveva essere un record pure questo. Invece le gare sono scese a 19 dopo la defezione del Bahrain. Per numero di tappe il 2011 uguaglia il 2005.
