PHOTO CREDIT · Lotus Renault GP

Iceman is back: Kimi Raikkonen torna in Formula 1 con Lotus nel 2012

mercoledì 30 novembre 2011 · Mercato
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È un po’ come iniziare un’altra carriera: “Mi è mancata la competizione. Perché fondamentalmente nel rally correvo contro il cronometro”. Lui invece vuole il confronto diretto. Perciò nel 2012 Kimi Raikkonen torna in Formula 1, come Lauda, Andretti, Jones, Mansell, Prost, Villeneuve e Schumacher, gli altri ex iridati che dopo lo stop hanno voluto riprovarci.

La Régie l’aveva già cercato per il 2011. Era finita in burrasca con Eric Boullier. Oggi la casa francese – che nel 2012 si converte e diventa Lotus a tutti gli effetti – è davvero la squadra che lo riporta nella massima categoria dell’automobilismo sportivo.

Kimi però aveva anche un’altra opzione: la Williams. E ad Abu Dhabi pareva che il team fosse già in grado di sbloccare le trattative. Invece poi sir Frank in conferenza stampa ha alzato un muro. Perché anche grazie ai finanziamenti della banca del Qatar ancora non aveva il portafoglio gonfio per permettersi l’ingaggio.

Raikkonen comunque voleva correre. Perciò ha rivisto le richieste e ha presentato il piano alternativo: cachet più basso in cambio di una partecipazione nel pacchetto della squadra che da febbraio è quotata alla borsa di Francoforte.

Le voci nel paddock si diffondono in fretta. Renault è venuta sapere che la strada verso la Williams si stava inerpicando e che nonostante tutto Raikkonen aveva ripreso gli allenamenti specifici in funzione della Formula 1. Per esempio quelli per rinforzare i muscoli del collo. Perciò s’è fatta avanti con la controproposta. E in Brasile c’era già la firma.

Cacciato dalla Ferrari nel 2010 per fare spazio ad Alonso, per due anni Iceman se n’è stato a margine e il paddock è rimasto diviso. Jacques Villeneuve su F1 Racing Magazine scriveva: “Resto della mia opinione. Se fossi io il proprietario di un team – e lui ci ha provato l’anno scorso insieme con Ivone Pinton e coi soldi di Gheddafi, ndr – Kimi non lo assumerei mai”.

Invece Stefano Domenicali e Martin Whitmarsh a Yas Island spingevano a favore del ritorno. Domenicali diceva: “Se Raikkonen vuole tornare è perché ha qualcosa da dimostrare”. Aggiungeva Whitmarsh: “Sono sicuro che non ha perso la capacità di entusiasmarci”. E la Formula 1 deve verificarlo l’anno prossimo.

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