Gran Premio del Brasile 2011, gara
domenica 27 novembre 2011 · Roundup
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È il film del campionato concentrato nell’ultimo atto: la Red Bull spappola la concorrenza. Le lattine blu però arrivano a posizioni invertite rispetto al via perché Vettel al quinto giro perde due marce e lascia sfilare Webber, poi si riprende e difende il secondo posto davanti a Button.
Vettel. La guarigione del cambio di Seb sa di miracoloso. L’ingegnere via radio gli dice due volte che “il problema è serio”, ma la Red Bull non cede. E poi alla fine arriva al traguardo con il giusto margine su Button. Che Horner dovesse restituire i favori a Webber dopo un anno da scudiero?
Però… A discolpa della Red Bull, un paio d’indizi: Vettel da metà gara in poi ha gareggiato con la luce posteriore che lampeggiava, probabilmente perché per salvare il cambio la squadra ha stravolto l’assetto elettronico. E ha pure fatto un fuoripista.
Hamilton. Sulla McLaren invece il cambio si è rotto per davvero e Lewis ha alzato bandiera bianca dopo due terzi di gara. Per la prima volta da quando corre in Formula 1 chiude il Mondiale alle spalle del compagno di squadra.
Alonso. Il titolo di vice va a Button; Webber finisce terzo e Fernando scala al quarto posto. La Ferrari non ingrana nemmeno in Brasile. Nel finale Fernando accusa anche il guasto al DRS. Ma nella tappa di Interlagos la sua perla resta il sorpasso fenomenale su Button: va all’attacco in scia dopo la Curva do Sol e sfreccia all’esterno alla Ferradura.
Virgin. Vettel e Hamilton perdono le marce e Glock perde le gomme: dopo il pit-stop rientra in pista senza la posteriore sinistra. La squadra viene multata, lui è rabbioso: “Non è ammissibile che si facciano certi errori dopo tanti Gran Premi d’esperienza”.
DHL fastest lap award. La coppa che DHL dal 2007 mette in palio ogni anno per il pilota che ottiene il maggior numero di giri veloci era già andata a Mark Webber che prima di Interlagos guidava la graduatoria con 6 record in gara; Button, Vettel e Hamilton seguono a quota 3.