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Abu Dhabi, Vettel buca dopo due curve. La causa: il cordolo o un detrito?

lunedì 14 novembre 2011 · Gran Premi
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Restano perplessi alla Red Bull sulla dinamica del ritiro di Vettel a Yas Island. La corsa del campione del mondo finisce alla curva 2, la RB7 si gira in testacoda con la posteriore destra stallonata. Seb per tutta la corsa non ha parlato: “Ne ho approfittato per imparare qualcosa al muretto”.

La verità è che la squadra prima di rilasciare un commento ha cercato di farsi un’idea sull’episodio, perché dalla telemetria non risultano anomalie nel giro di ricognizione e nemmeno nei secondi che Sebastian impiega per andare dalla piazzola della pole position fino alla prima curva.

Spiega Vettel: “Non ho fatto niente di diverso rispetto agli altri giri e niente di diverso rispetto a quello che fanno gli altri piloti”. Però ammette: “Forse ho preso il cordolo con un’angolazione strana”.

Già, perché sulla pista di Abu Dhabi in parallelo ai cordoli corre una specie di gradino dopo una cunetta. E passando con la gomma dentro l’avvallamento Seb ha impresso al pneumatico un colpo trasversale che ha fatto scostare il cerchione e ha prodotto un calo di pressione.

Oppure – e questa è la teoria di Pirelli – dentro la cunetta c’era qualche detrito e Vettel l’ha preso in pieno. “Un calo di pressione così brusco come l’ha patito Sebastian – dice Paul Hembery – in genere può provocarlo un detrito. È vero che in quel punto sono passate più macchine, però quella di Vettel era la prima, quindi se c’era un detrito l’ha preso lui”.

Detrito oppure no, il pneumatico forato si è sfilato e il portamozzo ha strisciato sull’asfalto per tutto il giro di rientro. E quando Vettel è arrivato in pit-lane per farsi montare un treno di gomme nuovo, il team non ci ha messo molto a notare che la deformazione del portamozzo era troppo evidente per ripartire.

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